[04/12/2006] Rifiuti

Successo del bando regionale per il porta a porta

FIRENZE. Dopo il successo del bando della regione Toscana per la massimizzazione di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani soprattutto per il “porta a porta”, con 60 progetti presentati da parte di aziende di gestione rifiuti e di comuni, l’assessore all’ambiente Marino Artusa parla di «una risposta incoraggiante che contribuisce a fugare i timori di quanti invitano alla cautela e propongono obiettivi meno ambiziosi».

«L´elevato numero di progetti pervenuti segnala che la politica regionale intercetta un bisogno reale presente nella società e nello stesso sistema di gestione. Solo una politica avanzata e coraggiosa è realista, e può agevolare una gestione sociale del problema rifiuti. Produrre meno rifiuti per avere meno inceneritori e meno discariche: questa è la politica che i cittadini comprendono. I progetti presentati dimostrano che la strada del potenziamento del porta a porta è praticabile, e ci motivano a spingere ancora di più in questa direzione per raggiungere gli obiettivi regionali sui rifiuti che intendiamo raggiungere».

Artusa si riferisce ai traguardi che si è posta la giunta regionale per il 2010, peraltro messi in dubbio (dal punto di vista della realizzabilità) da diversi sindaci: meno 15% di rifiuti prodotti rispetto al 2004 e raccolta differenziata al 55%.

I progetti di intervento riguardano utenze domestiche e non domestiche con spese previste tra i 100 mila euro e i 3,5 milioni, in tutto ben 26,5 milioni di euro, ma il bando prevede la concessione per somme fino al 50% dei progetti, quindi per finanziarli tutti al massimo sarebbero necessari 13,25 milioni, ben più dei 600.000 attualmente erogabili. Ma Artusa spiega che è «una cifra che aumenteremo nel 2007 e negli anni successivi, come stabilito anche nel Piano regionale di azione ambientale. In questi giorni abbiamo avviato la valutazione dei singoli progetti per verificare la loro ammissibilità e per determinare la graduatoria per l´assegnazione dei fondi».

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