[05/12/2006] Aria

Nel 2005 7,9 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio in atmosfera e le emissioni accelerano

ROMA. Secondo i ricercatori australiani della Commonweath scientific and research organization (Csiro), gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra del Protocollo di Kyoto potrebbero essere irraggiungibili.
«Dal 2000 al 2005 la percentuale di crescita dell’emissioni di biossido di carbonio è stata più del 2,5% annua, mentre negli anni ’90 era meno dell’1% annuo - dice Mike Raupach - Le emissioni recenti sembrano essere vicine al limite dello scenario per l’uso dei combustibili dell’ Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc). Di questo passo sarà difficile ridurre le emissioni di carbonio abbastanza da stabilizzare la concentrazione di C02 in atmosfera a 450 parti per milione (ppm)».

Secondo lo studio Csiro nel 2005 sono state immesse in atmosfera circa 7,9 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio. Per Raupach «lo studio dimostra che mentre la Cina ha il tasso di crescita delle emissioni più alto, le sue emissioni pro-capite sono comunque sotto la media globale ed il suo contributo accumulato dall’inizio della rivoluzione industriale è solo il 5% del totale globale. Questo dato va comparato con quello dell’Unione Europea e degli Stati Uniti d’America che hanno ognuno più del 25% delle emissioni accumulate globali».

Per il ricercatore australiano «l’ammontare di CO2 emessa che rimane nell’atmosfera fluttua di anno in anno, anche per fattori naturali come el Nino. Comunque in media quasi metà di tutte le emissioni da combustibile fossile rimane in atmosfera ed il resto viene assorbito dalla terra e dagli oceani. Uno dei pericoli – dice Raupach - è che la terra e gli oceani potrebbero accumulare meno CO2 in futuro che nel passato, ciò aumenterebbe il numero di cambiamenti climatici causati dall’emissioni».

Per Paul Fraser del Csiro marine and atmospheric research «la concentrazione atmosferica di CO2 è cresciuta di 2 parti per milione nel 2005 il quarto anno di seguito di crescita sopra la media. Si tratta di una cosa senza precedenti».

I dati raccolti negli ultimi 30 anni dall’ Australian Bureau of Meteorology dimostrano che una percentuale di crescita di solo una ppm c’è stata anche nei primi anni ’80 ma negli anni recenti la CO2 è aumentata almeno il doppio.

«Il trend negli ultimi anni – dice Fraser - suggerisce che la percentuale di crescita sta accelerando, questo significa che i combustibili fossili stanno avendo un impatto sulla concentrazione di gas serra in un modo mai visto in passato».

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