[12/12/2006] Energia

Commissione Ue contro l’talia e altri 15 stati: «Poca liberalizzazione per l’energia»

ROMA. La Commissione europea tira nuovamente le orecchie all’Italia per violazione delle direttive del 2003 sull´apertura dei mercati del gas e dell´elettricità, ma stavolta per la procedura d´infrazione siamo in numerosissima compagnia: i 26 pareri motivati sono stati inviati ad altri 15 Stati membri che non hanno ancora aperto correttamente il mercato dell´energia: Austria; Belgio; Eire; Estonia; Francia; Germania; Grecia; Lettonia; Lituania; Polonia; Regno Unito; Repubblica Ceca; Slovacchia; Spagna; Svezia. Bloccati invece altri procedimenti già avviati per il gas per Finlandia e l´Austria. In maggioranza si tratta di procedimenti sulla conformità del quadro legislativo con le direttive Ue.

«Solo l´attuazione piena e completa delle direttive da parte degli Stati membri - ha spiegato Andris Piebalgs, commissario per l´energia - consentirà la realizzazione di un mercato interno dell´elettricità e del gas che garantisca a tutti i consumatori europei reali possibilità di scelta per la fornitura di gas e di elettricità il 1° luglio 2007».

La commissione contesta: tariffe di fornitura regolamentate che bloccano l´arrivo di nuovi concorrenti, impedendo la libera scelta del fornitore; la separazione insufficiente dei gestori di rete verticalmente integrati con attività di produzione e fornitura che anche in questo caso discrimina l´accesso alla rete di terzi e mantiene un accesso preferenziale per gli operatori dominanti; competenze insufficienti delle autorità di regolamentazione per accesso alle reti e tariffazione; mancata notifica degli obblighi di servizio pubblico; insufficiente indicazione dell´origine dell´elettricità.

I 16 Stati hanno due mesi di tempo per presentare osservazioni, se la Commissione non si riterrà soddisfatta può rivolgersi alla Corte di giustizia europea.

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