[13/12/2006] Acqua

Ma io difendo la necessità dei 50 litri d´acqua gratuiti

SAVONA. Ho letto ieri sul greenreport.it l´
intervista al presidente dell´Autority dell´Emilia Romagna sull´ acqua come bene comune e di come il bene comune possa essere raggiunto con varie formule imprenditoriali.
Io credo che l´ intervento non tenga di alcuni fattori:

a) la necessità di affermare che l´ acqua è bene comune e ad ogni cittadino corrisponde un diritto di accesso inalienabile porta di per se la necessità di affermare che la gestione del servizio idrico deve essere pubblica e direttamente partecipata dai cittadini.
Come si può infatti pensare di far partecipare privati, rivolti al raggiungimento di utili, anche in quote minoritarie , quotare in borsa società di gestione di servizi idrici e quindi tendenti a raggiungere in primo luogo un utile per gli azionisti e poi parlare di " bene comune", partecipazione popolare?

Come si può pensare che una società come l´ ACEA, l´AMGA o altre similari, che sono state quotate parzialmente in borsa e che sono partecipate da privati possano rispondere in qualche modo al singolo cittadino di un comune o al comune stesso, che mai potrà mettere in discussione le scelte impreditoriali di aziende medio - grandi, che vogliono giusti guadagni dai loro investimenti.

b) i cinquanta litri gratuiti fanno parte di una strategia palese. L´acqua è necessaria alla vita. E´una risorsa limitata e non ha nulla a che vedere con i servizi pubblici a rilevanza economica per cui evidentemente la politica degli enti locali (pubblica e partecipata) deve tendere progressivamente da un lato alla riduzione delle perdite e all´ efficienza del servizio e dall´ altro puntare ad un progressivo raggiungimento della gratuità della soglia minima necessari alla vita.

Evidentemente diverso sarà il discorso per soglie superiori poichè la strategia tariffaria dovrà puntare a favorire il risparmio idrico sulla base del principio che "chi consuma di più paga di più".
E´ infatti abbastanza strano paragonare un servizio vitale come l´acqua alla raccolta dei rifiuti, che di per sè è un servizio di natura impreditoriale.

* Danilo Bruno - Verdi Savona

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