[14/12/2006] Consumo

Reach: passo avanti o opportunità mancata?

LIVORNO. Ci sono voluti tre anni di defatiganti trattative tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione Ue ma alla fine il regolamento Reach è stato approvato dai deputati europei con 529 voti a favore e 98 contrari, dopo la ratifica del Consiglio, dal primo giugno 2007 sarà effettivo, per entrare a regime completo entro il 2018. Tra gli insoddisfatti Verdi e Sinistra unitaria europea (Gue), che avevano presentato numerosi emendamenti per ovviare a quelli che per loro erano gravi difetti del testo. «Il Parlamento europeo – ha detto la copresidente del gruppo dei Verdi Monica Frassoni - non è riuscito a rendere obbligatoria la sostituzione delle sostanze ad alto rischio presenti nei prodotti destinati ai consumatori nei casi in cui esistono delle alternative più sicure. In questo modo il Parlamento ha mancato un´opportunità direi storica di garantire davvero la protezione della salute dei cittadini».

Invece, per il Commissario all’Ambiente Stavros Dimas: «Reach è uno strumento legislativo estremamente importante, che migliorerà significativamente la protezione della salute umana e dell´ambiente. Aumenterà inoltre la nostra conoscenza sui prodotti chimici, rafforzerà la sicurezza, inciterà l´innovazione incoraggiando nello stesso tempo la sostituzione di sostanze altamente pericolose con altre più sicure».

Per Greenpeace, insoddisfatta, però è ancora possibile evitare il fallimento di Reach, in particolar modo vigilando sull’attività ad Helsinki della nuova Agenzia europea delle sostanze chimiche, e per una corretta applicazione del regolamento. «In Italia si apre la partita dell’attuazione del regolamento – conclude Greenpeace - e le associazioni ambientaliste si impegnano sin d’ora affinché le autorità competenti siano equipaggiate e organizzate: per effettuare una valutazione seria e rigorosa delle documentazioni di registrazione; per assistere l’industria nella prospettiva dell’innovazione; per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, i consumatori e l’ambiente con controlli rigorosi e seri».

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