[14/12/2006] Parchi

Uccelli, Lipu: «Dopo il deferimento alla Corte europea l’Italia ponga rimedio agli errori»

ROMA. Il Commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas ha spiegato il perché delle nuove azioni legali lanciate dall’Unione Europea contro vari stati membri, tra cui l’Italia, per violazione della “Direttiva Uccelli”: «La conservazione degli uccelli – ha detto - è una parte vitale della protezione della natura dell´Unione europea e un motivo cruciale per prevenire la perdita di biodiversità». Parole come oro colato per Claudio Celada, direttore conservazione natura della Lipu: «Le considerazioni di Dimas sono un vigoroso monito ai governi dell’Unione europea a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per proteggere le specie di uccelli e dare in tal modo un contributo fondamentale alla tutela della biodiversità continentale e mondiale. E’ dunque necessario che il governo italiano raccolga senza esitare l’invito di Dimas e dedichi ad un tema così centrale». La Lipu ricorda che l’Italia «è un ponte biologico di straordinaria importanza per gli uccelli migratori» e che da noi nidificano sette specie ritenute minacciate a livello globale: Moretta tabaccata, Marangone minore, Anatra marmorizzata, Falco grillaio, Re di quaglie, Gallina prataiola e Gabbiano corso.

In Italia sono censite molte delle aree che l’Unione europea chiede di tutelare davvero: 172 Important bird area, per la tutela degli uccelli, per le quali è prevista la designazione obbligatoria a Zone di Protezione Speciale. Ma per Celada «il nostro Paese è tuttavia ancora inadempiente sotto numerosi aspetti. Servono, in particolare, misure per le Zone di protezione speciale e piani d’azione seri a favore delle specie minacciate. Inoltre occorre la piena applicazione della Convenzione di Bonn, con un approccio alla salvaguardia delle rotte migratorie degli uccelli di tipo transcontinentale. Infine, un’efficace regolamentazione dell’attività venatoria e una più seria lotta alle illegalità che, tra bracconaggio, traffici e reati vari, vengono consumate a danno degli uccelli. Ribadiamo quindi il nostro appello al governo, e in particolare al ministro dell’ambiente – conclude l’esponente della Lipu - agiscano subito, dando corpo agli impegni contratti con Il Countdown 2010 e ponendo rimedio con una strategia ben definita alle lentezze e ai tanti errori con cui spesso si è agito nel passato».

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