[15/12/2006] Rifiuti

No all´estrazione dell´uranio dalle Alpi lombarde

LIVORNO. La società mineraria australiana Metex aveva fatto domanda per la concessione di estrazione di uranio in nord Italia, più specificamente a Novazza, in Val Seriana, a 85 chilometri a nord est di Milano. La notizia era stata resa nota qualche tempo non dalla stampa locale bensì da un comunicato della stessa società mineraria, diffuso alla stampa australiana. La notizia aveva di fatto suscitato un forte allarma tra i cittadini della Val Seriana, anche per l’assenza di comunicazioni dirette alla popolazione, che si era pertanto mobilitata.

Oggi l´istanza della multinazionale mineraria australiana Metex per l´esplorazione del giacimento di uranio a Novazza, è stata archiviata attraverso un decreto della dirigente dell´assessorato regionale lombardo alla Qualità dell´Ambiente. Nel decreto viene ribadito che l´estrazione del metallo radioattivo nelle Alpi lombarde non si farà, come del resto la Regione Lombardia aveva già annunciato di volersi muovere tramite l´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente Marco Pagnoncelli.

Il giacimento, che si trova nelle rocce della dorsale montuosa che separa Val Seriana e Valtellina, resterà sigillato nelle profondità della crosta terrestre, mentre al di sopra, tra i piccoli comuni, i boschi e i pascoli di uno degli angoli più suggestivi e meno conosciuti della montagna lombarda, si potrà progettare un futuro capace di valorizzare le autentiche risorse di natura, cultura e paesaggio del territorio del Parco delle Orobie Bergamasche.

Soddisfazione per l’esito di questa vicenda viene da Paolo Locatelli a nome del coordinamento bergamasco di Legambiente, l’associazione che aveva appreso la notizia attraverso la stampa australiana e si era messa subito in azione. “Adesso può ripartire lo sviluppo del territorio orobico grazie al Parco Regionale. Intendiamo infatti puntare sul turismo di qualità, sulla valorizzazione dei prodotti e della cultura dei piccoli comuni e delle borgate della valle, ancora troppo poco note a gran parte dei cittadini lombardi

Torna all'archivio