[18/12/2006] Comunicati
FIRENZE. La classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita che vede sul podio tre città toscane non ha sorpreso il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis (Margherita): «E’ la conferma – comincia D’Angelis - di una Toscana vincente nella competizione se punta sull’ambiente e sullo sviluppo di qualità. La classifica del Sole 24 Ore, fotografa il salto qualitativo della nostra regione, un vero exploit, in materia di qualità dell’ambiente e della vita che vede tra le prime dieci tre Province toscane: Siena (prima), Firenze (ottava) e Grosseto (decima)».
«E’ la conferma – prosegue - di una Toscana del buongoverno e ben amministrata che ha nell’ambiente naturale, sociale, storico e culturale il suo elemento d’eccellenza e di competizione nel mondo globalizzato. Già oggi, a livello regionale, il cosiddetto terziario (dal turismo al commercio, dall’agricoltura all’artigianato, dalla cura dei marchi al paesaggio) garantisce il 72 per cento del Pil cioè della ricchezza regionale».
«Questo non significa che mancano problemi, anzi. Il successo della nostra Regione – continua – impegna tutto il sistema-Toscana, dagli amministratori pubblici alle categorie economiche, ad un maggiore ottimismo, ad uno sforzo di governo e a nuovi investimenti per colmare i deficit nei parametri che determinano la qualità della vita: servizi pubblici locali, infrastrutture ferroviarie e di trasporto, energia pulita e rinnovabile, buongoverno nel settore dello smaltimento dei rifiuti, tutela della qualità dell’aria e dell’acqua, salvaguardia della ricchezza paesaggistica e naturalistica».
Grosseto può vantare dunque un ottimo 10° posto nella classifica. Soddisfatto Luca Sani, segretario dei Ds. «E’ un risultato lusinghiero – comincia Sani - , che deve servire da incentivo a rimboccarsi le maniche per migliorare ancora. Al di là dei singoli indicatori presi in considerazione dal Sole, e tenendo conto delle cicliche fluttuazioni, ciò che emerge è un trend che si consolida, e che vede un territorio complessivamente in buona salute».
«Questi risultati – prosegue - sono la conseguenza di più fattori concomitanti: l’azione di governo di Enti locali, Provincia e Regione; il dinamismo imprenditoriale, che negli ultimi anni si è accentato; gli elementi che stanno alla base della coesione sociale. Com’è oramai evidente – conclude - , un territorio progredisce in termini di benessere collettivo, solo se ognuna delle componenti sociali, economiche e istituzionali lavora in una logica di sistema».
In serata è arrivato anche il commento alla statistica del Sole da parte del presidente della Regione Toscana Claudio Martini.
«E’ un meritato riconoscimento - ha detto Martini - , quello conquistato dalla provincia di Siena. Su 103 province è al primo posto per la qualità della vita. Ma è la Toscana nel suo insieme che ottiene un buon risultato, piazzando ben tre province nei primi 10 posti, ed è la prima volta che questo accade».
«Dalla classifica – continua - emergono alcuni punti di forza in cui la Toscana migliora: tempo libero, andamento della popolazione, tenore di vita; altri aspetti che registrano battute d’arresto: affari e lavoro, ambiente; ma anche punti di forte debolezza in cui però si recupera, penso all’ordine pubblico. La Toscana - prosegue Martini - rientra nella parte alta della graduatoria (nel primo terzo) e migliora rispetto all’anno precedente. L’immagine è quella di una regione sviluppata con buoni livelli di tenore di vita, con elevati consumi culturali e ricche opportunità per il tempo libero, con una buona performance demografica (longevità, salute, natalità), ma in cui non mancano le contraddizioni tipiche delle aree sviluppate, in particolare le tensioni legate all’ordine pubblico (microcriminalità e tempi della giustizia) e all’ambiente, quest’ultimo non in termini ecologici (nella classifica di Legambiente la Toscana occupa buone posizioni), ma piuttosto dal punto di vista degli incidenti e della dotazione infrastrutturale».
Il 2005 è stato un anno negativo per la Toscana e questo dato si riflette nel peggioramento degli affari e del lavoro, dove però si registrano i brillanti risultati di Grosseto (1° posto) e Prato (6°) per “spirito d’iniziativa”, cioè imprese registrate per mille abitanti. «Nel 2006 – sottolinea Martini - il tenore di vita si mantiene comunque di buon livello in quanto le variabili legati ad esso (ricchezza, pensioni, assicurazione, abitazioni) sono più stabili nel tempo».
«Sono ben 8 le province toscane – precisa ancora il presidente toscano - con risultati superiori alla media nazionale. In tutte, inoltre, (fatto salvo Grosseto, che è però in linea con la media italiana), l’aspettativa di vita è più alta della media: Firenze e Prato sono addirittura ai primi due posti, Arezzo e Siena rispettivamente al 6° e all’8°. Gli indicatori di benessere sono sempre largamente opinabili presi singolarmente, anche se nel loro complesso forniscono un quadro abbastanza attendibile e da questo punto di vista si conferma la buona posizione della regione. Qualcosa – chiude così Martini le sue considerazioni – che gli italiani mostrano di avere chiaro se scelgono Firenze come luogo dove preferirebbero vivere, con Siena al terzo posto della classifica tra i territori più desiderati».