[20/12/2006] Urbanistica

Dune di Lacona in vendita, risponde l’agenzia immobiliare

CAPOLIVERI (Livorno). Dopo l’allarme lanciato da Legambiente per la vendita di un pezzo del sistema dunale della spiaggia di Lacona, all’isola d’Elba, una delle agenzie venditrici si affida ad una nota per spiegare la situazione. «E´ con grande stupore che apprendiamo di aver avuto inconsapevolmente l´onore delle prime pagine sui quotidiani locali e sul giornale online "ElbaReport". Mai potevamo pensare che dei semplici annunci commerciali potessero "scatenare tanto interesse" – scrive Andrea Del Punta, collaboratore dell´agenzia immobiliare La Conchiglia - Mai credevamo che fosse osteggiata la possibilità di vendita per degli immobili costruiti con più che regolari autorizzazioni concesse dal Comune, dalla soprintendenza di Pisa, dalla Capitaneria e dal Demanio».

Legambiente naturalmente non ci sta e ribatte a stretto giro di e-mail: «Ci stupiamo del suo stupore e della sua ironia a buon mercato – scrive l’associazione - La vicenda è grave perché nonostante le assicurazioni oggi date, negli annunci dell’agenzia immobiliare si parla espressamente di vendita di un tratto di spiaggia e “circa 4.500 mq. di parcheggio (300 auto). Il tutto posizionato su circa mq. 33.000 di dune”. Forse nessuno ha spiegato al signor Del Punta che quelle dune sono protette dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, sono un habitat prioritario dell’Unione Europea e praticamente tutta la vegetazione che c’è sopra è compresa tra le specie protette dalla direttiva Habitat e dalla legge regionale 56/2000. Quindi non si tratta di vendere un semplice mini-appartamento».

Comunque per gli ambientalisti quello messo in vendita sarebbe «un complesso nato pochi anni fa nel Parco Nazionale, nonostante l’opposizione dell’ex Presidente Tanelli e della quasi totalità del Consiglio Direttivo, solo grazie ad un escamotage contenuto negli strumenti urbanistici del Comune di Capoliveri».

Legambiente si oppose a quella che fu presentata come «una necessità economica vitale per il proponente, Legambiente si espresse duramente, oggi naturalmente –sottolinea il Cigno isolano - quell’iniziativa “di necessità” ce la ritroviamo in vendita, con annesse dune e spiagge, in quella che si rivela come l’ennesima operazione di pura rendita e vendita di un bene naturale protetto da norme nazionali ed europee. Forse al signor Del Punta risulterà normale, ma a noi, e fortunatamente ancora a molti in questo Paese, continua a sembrare preoccupante ed incredibile che si possa mettere sul mercato beni naturali tutelati da normative europee e nazionali con questa leggerezza e con questo tipo di annunci».

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