[20/12/2006] Acqua

Più fontane e meno bottiglie di plastica: la Regione Toscana ci crede

FIRENZE. Fontane nelle piazze e erogatori in scuole, ospedali, uffici e altri luoghi di accesso pubblico dove verrà fornita ai cittadini acqua di qualità. Che significa migliaia di bottiglie di plastica utilizzate e quindi altrettante ridotte dal monte rifiuti. E’ per realizzare questo scenario che la giunta della Regione Toscana ha stanziato 600mila euro, 100mila per ogni Ato, nell’ambito della ripartizione delle risorse, pari a 13 milioni e 400.000 euro, previste dall’articolo 38 della legge 70 del 2005 per superare le criticità idriche e garantire la tutela qualitativa e quantitativa dell’acqua.

Tolti i 600mila euro, gli altri 12,8 milioni di euro verranno impiegati per il miglioramento della quantità e qualità dell’acqua nella zona costiera centro-meridionale, nel senese e nel grossetano.
“Intendiamo moltiplicare su tutto il territorio toscano – ha detto l’assessore all’ambiente Marino Artusa - le positive esperienze fatte da Publiacqua con le fontanelle di acqua di qualità sia a Tavarnelle Val di Pesa che all’Anconella a Firenze ed estendere l’uso di erogatori nei luoghi pubblici. A Tavarnelle in particolare è stato calcolato un prelievo in 4 mesi di 230 metri cubi di acqua con una riduzione a livello di rifiuti da smaltire di circa 180.000 bottiglie di plastica da un litro e mezzo e con un risparmio diretto per i cittadini di 100.000 euro. Abbiamo deciso di incentivare questo tipo di erogazione pubblica che comporta sia benefici economici diretti per i cittadini, dato l´elevato costo dell´acqua in bottiglia, ma soprattutto ricadute positive in termini di riduzione dei rifiuti prodotti dall´uso di bottiglie in plastica e di risparmio energetico».

«Di grande rilevanza – prosegue l’assessore - anche gli altri interventi del settore idrico a cui abbiamo destinato risorse, una ripartizione ora sottoposta all’attenzione del consiglio per la definitiva approvazione. Si tratta da un lato della realizzazione delle condutture per migliorare, con l’utilizzo delle acque del bacino di Montedoglio, il rifornimento idrico nell’Alto Valdarno, nel senese e nel grossetano (all’Ato 4 e all’Ato 6 vanno 10 milioni di euro), e dall’altro di misure per erogare un’acqua di migliore qualità soprattutto nella zona costiera centro-meridionale) a cui vengono assegnati 2,8 milioni di euro».

«Con questi importanti cofinanziamenti regionali – spiega l’assessore Artusa – che copriranno fino al 33% i costi di progettazione e realizzazione delle opere, stiamo attuando il nostro programma di governo. Procede infatti l’attuazione degli interventi prioritari del Piano di tutela delle acque e del piano pluriennale di investimenti, di cui un anticipo è stato costituito dallo stanziamento di 600.000 euro per il dissalatore di Giannutri».

Torna all'archivio