[20/12/2006] Aria

Pm10: Medicina Democratica accusa Legambiente. Baronti replica

FIRENZE. Tra i comitati sta circolando via internet un durissimo attacco di Michelangiolo Bolognini, di Medicina democratica Pistoia, al presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti, ed a tutta l’associazione accusata di collateralismo e di soccorso agli inquinatori.

«Nei giorni scorsi – si legge nella nota di Bolognini - a seguito delle indagini per inquinamento nei confronti degli inadempienti politici toscani che ha doverosamente intrapreso la Magistratura fiorentina abbiamo ascoltato le incredibili e sconcertanti affermazioni del segretario regionale di Legambiente Piero Baronti. Questo paladino della tutela della salute ha affermato che il traffico causa il 70% dell’inquinamento da PM10. Questo dato è semplicemente falso, gli stessi dati della regione Toscana attribuiscono ai trasporti stradali circa il 30% dell’inquinamento da PM10 (Segnali Ambientali in Toscana 2005 pag. 76 ), percentuale in linea con i dati esistenti a livello internazionale». Poi vengono citati i dati Usa dove «i mezzi mobili diesel sono causa del 18% ed i non diesel sono causa del 6%». Per le polveri PM25, più fini e pericolose per la salute, che secondo Bolognini non sarebbero sufficientemente monitorate in Europa «i dati dell’Agenzia dell’Ambiente degli Stati Uniti attribuiscono al traffico veicolare la responsabilità di meno del 10%».

Poi parte l’attacco a Baronti colpevole di riproporre «le solite ricette di blocchi generalizzati del traffico con pedaggi e taglieggiamenti ulteriori per chi vuole entrare in città. Ancora una volta l’associazione collaterale Legambiente vuole punire i cittadini per le esclusive colpe dei politici loro amici che hanno non poche responsabilità nell’incentivare la produzione di inquinanti pericolossissimi per la salute».

E non manca nemmeno una stilettata all’ex presidente regionale di Legambiente e oggi presidente della commissione ambiente regionale che viene definito «uno dei maggiori promotori degli inceneritori-termovalorizzatori che sono tra i maggiori responsabili della produzione di sostanze tossiche e nocive».

L’accusa finale è senza appello: «Il collateralismo politico – scrive Bolognini - porta evidentemente alle più ardite trasformazioni e travestimenti, non si illudano però i dirigenti di Legambiente: i cittadini toscani sono sempre più consapevoli».

Che ne pensa Piero Baronti di questo attacco così duro e personale?
«I dati ai quali si riferisce l’esponente dei comitati e che citavo – spiega il presidente di Legambiente Toscana – sono quelli riferiti da Legambiente in una conferenza stampa nazionale dello scorso 11 dicembre a Roma per presentare “Mal´aria” la nostra storica campagna antismog. In quell’occasione Della Seta ha riferito non dati di Legambiente, ma della Commissione nazionale inquinamento atmosferico del ministero dell’ambiente, secondo i quali nelle grandi città italiane, compresa Firenze il traffico contribuisce per ben il 70% delle emissioni di PM10, mentre la seconda fonte è il riscaldamento, che varia da un contributo del 26% al nord all’8% al sud. Negli ultimi dieci anni, le emissioni da CO2 da trasporto stradale sono aumentate del 18%, contribuendo nel 2004 a più del 22% del totale nazionale di emissione del principale gas serra. Sono le cifre fornite dal ministero e che come tali sono stati riferite dal sottoscritto. Noto che invece si è voluto estrapolare un dato riferito alle grandi città e poi lo si è riferito a tutta la Toscana nel suo complesso, cosa che naturalmente non è stata fatta da noi, visto che parlavamo di altri dati».

E allora perché questo attacco da parte di Bolognini?
«Queste persone ce l’hanno con Legambiente perché hanno una visione monotematica su inceneritori, rifiuti zero e impianti a freddo, tutto ruota intorno a questo, anche tutto l’inquinamento possibile. Poi per questo magari non vedono l’inquinamento da traffico, PM190, benzene che hanno intorno. Di comitati contro gli inceneritori se ne vedono, ma contro l’inquinamento da traffico no. Il rischio così è che chi non è monotematico come loro sia visto come un nemico e un amico degli inquinatori».

Torna all'archivio