[27/12/2006] Parchi

Finanziaria: parte “Rete natura 2000”. Lipu e Wwf: «un passo storico»

LIVORNO. Lipu e Wwf sono soddisfatte per le misure di protezinone della natura contenute nella finanziaria. «Le Regioni italiane dovranno prevedere la tutela dei siti di Rete Natura 2000 (la rete ecologica europea composta da Zone di protezione speciale, Zps, e Siti di importanza comunitaria, Sic. ndr) entro tre mesi – spiega la Lega italiana protezione uccelli - sulla base di criteri minimi uniformi stabiliti dal ministero dell’Ambiente».

Il governo ha infatti inserito nel comma 1226 del maxiemendamento della Finanziaria una nuova norma per prevenire altre sanzioni dell’Unione Europea verso il nostro Paese, e che riconsegna allo Stato la regia sul processo di conservazione della “Rete natura 2000”, attraverso misure uniformi di tutela di Sic e Zps e delle specie inserite nelle direttive Habitat e Uccelli. che li popolano.

La Commissione europea aveva rilevato che ben tredici regioni (Toscana, Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Umbria, Calabria, Lombardia, Veneto, Sardegna e Liguria) avevano legiferato sulle deroghe in materia di caccia in contrasto con le direttive comunitarie. Con l´approvazione del comma 1226 viene quindi rimessa in discussione la “moratoria” di fatto per Zps e Sic che era scattata, anche per la pressione di alcune associazioni venatorie, con la decadenza del decreto-legge n. 251/2006.

«Si tratta di un passo storico e potenzialmente fondamentale per la natura italiana – dice Giuliano Tallone, presidente della Lipu - non solo perché lo Stato riconquista sul tema della tutela degli ecosistemi e della biodiversità la potestà assegnatagli dalla Costituzione, ma anche perché il percorso di “Rete natura 2000” era da troppo tempo incagliato. La definizione di criteri uniformi validi per l’intero territorio nazionale – prosegue Tallone - garantirà l’indispensabile coerenza ecologica della rete e rappresenterà un più efficace strumento di conservazione delle specie e degli habitat presenti nel nostro Paese. A questo punto bisogna attendere il decreto ministeriale, certi che sarà serio ed efficace, e il successivo adeguamento da parte delle Regioni. Ma intanto – precisa Tallone - possiamo dire che ora, dopo quasi 15 anni, “Rete natura 2000” può finalmente decollare, facendo in modo che, attraverso la tutela di Zps e Sic, l’Italia fornisca il proprio contributo al fondamentale impegno del Countdown, ovvero arrestare il declino della biodiversità dentro il 2010».

Anche per il Wwf si tratta di «un cambiamento radicale nella gestione della fauna e degli habitat del nostro Paese, una riforma attesa da molti anni». Un provvedimento che può diventare «la base per una nuova strategia di conservazione, richiesti con insistenza dal Wwf in questi mesi. Infatti, la direttiva Habitat e la direttiva Uccelli richiedono l’individuazione dei siti, che costituiscono la “Rete natura 2000”, preziosi per gli habitat che contengono e fondamentali per la flora e la fauna in pericolo. Adesso – spiega il Panda - tocca la ministero dell’ambiente chiudere il cerchio, indicando criteri uniformi che le Regioni non potranno derogare: con la novità di oggi infatti viene ribadita l´importanza della “Rete natura 2000” attribuendo una responsabilità diretta nella gestione alle Regioni. Questo permetterà al Paese, finalmente, di uscire dalle numerose infrazioni alle due direttive che in questi hanno visto l’Italia tristemente protagonista, costretta a pagare milioni di euro per le multe inflitte dall’Ue».

Le regioni dovranno redigere i piani di gestione per Sic e Zps per renderne davvero efficace le misure di conservazione richieste dall’Unione Europea per tutte le specie indicate nelle direttive, ma con questa assunzione di responsabilità diventa davvero obbligatoria an che la negletta “Valutazione d’incidenza”, obbligatoria per valutare gli impatti sugli ecosistemi di ogni piano, progetto o intervento che si intenda fare in aree interessate da Sic e Zps.

Per la Lipu si tratta di novità di grande importanza «per questo – si legge in una nota dell’associazione - vogliamo in special modo ringraziare il ministro dell´ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e il gruppo dei Verdi, in particolare Loredana De Petris e Angelo Bonelli, ma anche tutti quei parlamentari che hanno sostenuto la battaglia su Rete Natura 2000. Un obiettivo, quello ottenuto, al quale la Lipu ha contribuito in modo determinante con l’intenso lavoro svolto in questi anni».

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