[08/02/2006] Urbanistica

Condono, la Corte costituzionale dà ragione alla Toscana

FIRENZE - La Regione ha annunciato che la Corte costituzionale ha dato il via libera alla legge sul condono predisposta della Toscana e impugnata dal governo davanti alla Consulta.

I Comuni potranno così concludere l’istruttoria e l’iter amministrativo delle istanze di condono applicando la legge regionale.
«Questa sentenza – ha dichiarato il presidente della Regione Claudio Martini - conferma la correttezza e la validità della nostra legge sul condono. Una legge che promuove una visione moderna del senso civico e impedisce ogni speculazione dei soliti furbi. Ma al tempo stesso essa non impedisce di sanare i piccoli abusi dettati da necessità familiari o produttive. E´ una risposta che rafforza la legalità e combatte la speculazione e l´uso esasperato del nostro territorio. Una bella vittoria per il futuro della Toscana».

«Ci aspettavamo questo risultato – ha commentato l’assessore all’urbanistica Riccardo Conti - che conferma il ruolo protagonista delle Regioni in materia di governo del territorio. Quando ci presentiamo davanti alla Corte costituzionale lo facciamo consapevoli del valore dell’istituzione Regione e nel nome del popolo toscano. La tutela del paesaggio è d’altra parte un elemento costante dell’azione regionale. Non ce ne occupiamo solo nell’emergenza condono ma positivamente e continuativamente nel processo di attuazione della riforma prevista dalla legge regionale del governo del territorio e nella formazione degli strumenti da essa previsti».

A differenza del condono del governo, la legge toscana esclude totalmente la possibilità di sanare nuove costruzioni, mentre la normativa statale non prevede alcun impedimento a questa possibilità. Non sono condonabili gli interventi di sanatoria su aree demaniali. La legge toscana ammette solo il condono per interventi le cui destinazioni d’uso non siano in contrasto con quelle previste dagli strumenti di pianificazione.

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