[08/02/2006] Urbanistica

Sos Torre del Giove

RIO MARINA (Livorno). La Torre del Giove (351 m s.l.m.), detta anche Forte del Giogo o di Giove, fu fatta costruire nel 1459 da Jacopo III Appiani signore di Piombino. Aveva una duplice funzione: struttura di avvistamento e controllo del Canale di Piombino, con la possibilità di segnalare alla Torre di Rio e al Castello del Volterraio, nonché luogo di protezione e riparo per i minatori-fabbri di Grassùla (oggi Grassera).

Il manufatto (nella foto la parete sud, dove c´era un tempo il ponte levatoio) svetta dalla rigogliosa lecceta che avvolge l´altura, tant’è che fa parte del comprensorio detto “Bosco demaniale di monte Giove”, compreso nel territorio comunale di Rio Marina e situato fra le aree protette dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. La proprietà è dell’Agenzia del Demanio, quindi è un bene pubblico a tutti gli effetti. Il corpo di fabbrica si presenta nel più completo stato di abbandono, ancora qualche anno e sarà del tutto distrutto. Ormai è rimasta in piedi solo la parte rivolta a mezzogiorno, quella dov’era il ponte levatoio, ma anche questa appare infestata da piante che con le loro radici penetrano la muratura minandone la stabilità.

Oltre che dal tempo e dall´abbandono, però, le strutture della Torre furono danneggiate agli inizi del “700, quando il governatore spagnolo di Longone ne ordinò la distruzione. Si racconta che il feroce pirata Dragut (1543) facesse cadere il Forte con un inganno, promettendo salva la vita ai terrorizzati minatori qui arroccati, e una volta arresi li facesse mettere ai ceppi. Ma molti altri sono gli episodi, veri o leggendari, che sarebbe troppo lungo qui narrare. Si tratta, in ogni caso, di una importante testimonianza storica, cioè di un bene culturale e ambientale che richiede una energica opera di consolidamento e valorizzazione.

Fra l’altro è facilmente raggiungibile a piedi, bastano 20 minuti di cammino in salita, prendendo il sentiero, comodo e pulito, segnalato dai cartelli della GTE. Io ho visitato il Forte del Giogo in una stupenda ma fredda giornata post-natalizia, ero insieme a mia moglie, a Francesca e Nicolò e ne approfittiamo per lanciare “S.O.S. Torre del Giove”.

Torna all'archivio