[08/01/2007] Urbanistica

Ecco come il tunnel del vento africano fertilizza l´Amazzonia

LIVORNO. Forse la teoria di Gaia di James Lovelock che vede il nostro pianeta come un grande organismo vivente, come sistema fisiologico, come un insieme al cui interno varie parti interagiscono tra di loro in maniera pulsante e non casuale, ha trovato una nuova conferma. Un team di scienziati dell’Environmental sciences and energy research department, capeggiato da Ilan Koren del Weizmann institute of Science di Rehovot (Israele), ha svelato il segreto della fertilizzazione della foresta pluviale brasiliana. Uno studio pubblicato infatti da “Environmental Research Letters” dimostra che più della metà della “polvere” necessaria a far vivere l’enorme brulicare di vita della foresta amazzonica verrebbero da lontanissimo: dalla valle di Bodele, ai bordi del Sahel, nel nord del Chad, con caratteristiche uniche che gli permettono di “fabbricare” così tanta polvere che poi viene trasportata dal vento dall’Africa al Brasile, attraverso l’oceano Atlantico.

I ricercatori suggeriscono che la Bodele valley é una fonte fondamentale di minerali per la sua forma a una grande caldera di 44.300 kmq e per la conformazione geografica: è circondata da enormi montagne di basalto, a nord dalle montagne del Tibesti e a sud-est da quelle dell’Ennedi, che creano un cratere a cono con una stretta apertura a nord est. Il vento che filtra nella valle si concentra in questo imbuto, creando una sorta di tunnel del vento. Come risultato i venti di superficie sono accelerati e concentrati nel tunnel sollevando la sabbia dal suolo e soffiandola verso l’oceano.

Combinando vari tipi di dati satellitari Koren ed altri scienziati israeliani, statunitensi, inglesi e brasiliani sono riusciti per la prima volta ad avere informazioni sul peso di questa “polvere”, analisi della quantità sono state eseguite vicino alla Bodele valley , sulle coste atlantiche e in pieno oceano. I dati hanno rivelato che il 56% delle sabbie che raggiunge la foresta amazzonica è originata nella valle chadiana. Dimostrano anche che un totale di circa 50 milioni di tonnellate di sabbia si sposta dell’Africa all’Amazzonia ogni anno, una cifra molto più grande delle precedenti stime di 13 milioni di tonnellate. Senza questo la foresta amazzonica non potrebbe esistere.

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