[10/01/2007] Parchi
LIVORNO. La Finanziaria ha recepito un emendamento dei Verdi che si rifà al regolamento di attuazione della direttiva Ue “Habitat” sugli adempimenti obbligatori per protezione e conservazione dei Siti di importanza comunitaria (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps): si è di fatto voluto riprendere, anche per pressioni e procedure di infrazione avviate dall’Ue e prime condanne, quanto lasciato in sospeso con la decadenza del decreto legge 251/2006, che voleva sanare un pasticcio fatto dal governo Berlusconi che aveva inserito queste aree tra quelle dove la caccia è vietata.
«Come si può ben vedere – dice Rodolfo Bosi, consigliere nazionale dei Verdi ambiente e società - il Parlamento ha nuovamente sancito il diritto-potere dello Stato di dettare standard minimi ed uniformi di tutela non solo della fauna selvatica (specie nelle Zps), ma anche della flora e della vegetazione (nei Sic), sotto forma di “criteri” che ha ora il compito di definire il ministro dell’Ambiente».
L’emendamento accolto ripropone i contenuti del decreto-legge n. 251/2006 anche per i prelievi in deroga, ma riconosce le misure di tutela fino a quando non verranno emanati i provvedimenti del ministro dell’ambiente. Il governo ha però fissato per le regioni la scadenza del 31 marzo per l’attuazione degli adempimenti, ma al ministro al ministro dell’ambiente è sono stati concessi 90 giorni per definire criteri minimi ed uniformi «Ne deriva – spiega il consigliere Vas - che il governo dovrà disporre lo slittamento dei tempi, per consentire l’espletamento delle incombenze spettanti dapprima al ministro e poi alle regioni e province autonome».
Intanto molte regioni hanno emanato “misure di conservazione” per le Zps, ma per i Vas queste delibere ora dovranno essere adeguate ai criteri del ministero dell’ambiente. Le associazioni ambientaliste sono però divise almeno su un punto: Vas, Italia Nostra, Lac e Lav favorevoli a mantenere i siti di Natura 2000 nell´elenco dei parchi ed Animalisti italiani, Enpa, Legambiente, Lipu e Wwf contrarie.
I Vas propongono di superare l’impasse mantenendo i divieti generali di caccia previsti per le aree protette ma “aggiornandole” con un decreto ministeriale che consenta «una normativa "innovativa" che consenta forme limitate di caccia all´interno di Sic e Zps».