[11/01/2007] Comunicati

Oggi il summit di Caserta... ma prima un sit-in contro il carbone

CASERTA. Inizia oggi il conclave del Governo nella reggia di Caserta, per discutere il pacchetto che caratterizzerà il prossimo futuro delle politiche del Paese. La parola chiave che fissa il titolo della riunione cui oltre ai ministri saranno presenti i segretari dei partiti i maggioranza, è “la crescita”.

Ma per ricordare al Governo la necessità di porre alla discussione di Caserta anche il tema dei problemi che proprio in questi giorni sta affrontando anche la Commisione Europa, Legambiente ha organizzato un sit-in sotto la residenza dove ha sede la riunione governativa, con uno striscione con la scritta “Sì al vento, sì al sole, no al carbone”.

Con questa manifestazione Legambiente chiede al Governo Prodi un impegno preciso per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e per recuperare il forte ritardo maturato sul fronte delle energie pulite. Un deciso cambio di strategia, per riscattare l’Italia dal pesante ritardo che si è tradotto anche nella sonora bocciatura dell UE per la nostra politica energetica.

«Siamo molto preoccupati per la miopia che il nostro Paese ha dimostrato in campo energetico – dice Rossella Muroni, della segreteria nazionale di Legambiente - Decine di studi e istituzioni autorevoli ci dicono da tempo che siamo in emergenza. Che per fermare, o almeno rallentare, i cambiamenti climatici ormai sotto gli occhi di tutti, i governi devono impegnarsi attivamente per invertire la rotta, cominciando con una seria politica di investimenti sulle fonti rinnovabili e puntando sul risparmio energetico».

Legambiente chiede allora che il governo si impegni a promuovere davvero le fonti energetiche nel nostro paese, per raggiungere il traguardo fissato dall’unione europea e per cui entro il 2010 l’Italia dovrà produrre il 25% di elettricità da fonti rinnovabili. Un traguardo ancora lontano, dato che oggi questo tipo di energia riguarda solo il 16% e grazie al contributo dell’idroelettrico, non certo per aver aumentato eolico e solare.
Per questo vanno modificate le modalità con cui vengono assegnat gli incentivi, introducendo anche in Italia il Conto Energia, che in Spagna e Germania ha permesso alle rinnovabili uno sviluppo travolgente. E che invece in Italia sconta serie difficoltà per la mancanza di procedure standard.

«Quello che manca sono le regole. – spiega Legambiente - Occorre che il Governo emani finalmente le linee guida per l’approvazione dei progetti relativi a impianti da fonti rinnovabili: l’assenza di un quadro normativo di riferimento oggi rischia di mettere in discussione gli obiettivi fissati dal governo stesso con la Legge Finanziaria».

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