[15/01/2007] Rifiuti

Un progetto sostenibile e l’innesco di una filiera dell’industria ambientale

SCARLINO (Grosseto). La joint venture STA-Marseglia ribadisce che nei prossimi giorni avverrà la sottoscrizione dell’atto formale di cessione da Syndial dell’impianto di Scarlino, che sta alla base del progetto di realizzazione di una filiera dell’industria ambientale in Maremma. «Ribadiamo – si legge nella nota firmata dal Gruppo Marseglia e da Sta spa - che siamo interessati a concretizzare le possibili iniziative all’interno di quanto previsto dagli atti di programmazione pubblica, anche per la produzione di energia da biomasse liquide, solide e ovviamente per il Cdr, utilizzando le peculiari esperienze dei gruppi industriali che partecipano alla joint venture».

Ital Green Energy e Sta hanno anche rinnovato il loro impegno «ad effettuare le bonifiche necessarie e ad attivare quegli investimenti aggiuntivi capaci di innescare sul territorio un percorso virtuoso attivando una innovativa filiera agroindustriale. Il tutto con indubbi vantaggi per l’economia locale e, pensiamo anche in modo indiretto, per eventuali servizi di pubblica utilità».

La joint venture tra il gruppo pugliese e la spa toscana ha già permesso di eseguire una serie di verifiche tecniche per valutare lo stato dell’attuale impianto, (composto di tre linee operative), e di migliorarne alcuni aspetti, anche di potenziale impatto ambientale. «Le soluzioni impiantistiche al servizio di questo progetto – proseguono Gruppo Marseglia e Sta spa - dovranno essere valutate, come la legge prevede, con e dagli Enti a questo deputati, ma non mancheremo di far conoscere e far valutare preventivamente a tutti i soggetti interessati, in primis le istituzioni, gli aspetti anche di dettaglio ed esecutivi di quanto sarà possibile fare.
Continuiamo ad essere interessati e disponibili a discutere – e far discutere - i nostri interlocutori sui fatti, e gli atti concreti di un progetto sostenibile e di una filiera dell’industria ambientale».

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