[09/02/2006] Urbanistica

An non vuole campi boe a Portoferraio e «chiama» gli ambientalisti

PORTOFERRAIO (Livorno). Ad Alleanza nazionale non piacciono i campi boe previsti nel nuovo Regolamento urbanistico del Comune di Portoferraio, davanti alle spiagge della Biodola, Forno e Golfo del Viticcio. An è contraria a «questo modo, miope, d’intendere la piccola nautica da diporto», dice Luigi Lanera. «Tali nuovi strutture – continua l’esponente dell’opposizione – sono, a nostro avviso, deleterie per l’immagine paesaggistica che questi golfi offrono ai turisti. La natura, le baie incontaminate e l’acqua limpida sono i nostri fiori all’occhiello; ingolfare queste zone di imbarcazioni creerebbe notevoli disagi nei confronti dei turisti che amano nuotare e attraversare liberamente questi golfi».
Ma il responsabile di An non tralascia nemmeno «l’inquinamento sia acustico che marino, e considerando, anche, che i campi boe devono essere muniti della corsia di atterraggio avremo un’ulteriore riduzione degli spazi liberi per la balneazione». Lanera conclude il suo intervento con un invito agli ambientalisti: «Noi siamo attenti alle problematiche ambientali. Chiediamo agli amici di Legambiente e militanti del gruppo dei Verdi di pronunciarsi in merito».
Pronta la risposta di Giovanna Neri, componente del direttivo di Legambiente arcipelago toscano: «Lanera sa bene che noi non siamo pregiudizialmente contrari ai campi boe, che possono anche essere un modo per salvaguardare i fondali dagli ancoraggi selvaggi. Abbiamo già fatto le nostre osservazioni al Regolamento urbanistico di Portoferraio e valuteremo volta per volta la realizzazione di quegli ormeggi. Come abbiamo fatto per Mola, Margidore ed altri campi boe elbani, chiederemo il rispetto rigoroso di tutti i vincoli ambientali e paesaggistici, di tutte le procedure urbanistiche necessarie per la loro realizzazione e che non si riduca la spiaggia fruibile liberamente. Se poi sarà possibile e necessario fare quei campi boe bisognerà utilizzare, al posto degli antiquati corpi morti, le moderne tecnologie di ancoraggio e gestione che permettono la salvaguardia dello specchio acqueo dagli inquinanti e di non intaccare il fondale marino e delle praterie di posidonia. «L’attenzione di An per il mare ed il paesaggio ci fa molto piacere – conclude Giovanna Neri – speriamo che ora il centrodestra si impegni anche per evitare altri progetti ben più devastanti che si vorrebbero realizzare sulle coste elbane».

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