[17/01/2007] Urbanistica

Sorpresa: nel Pit è stata inserita la contabilità ambientale!

LIVORNO. Nella giornata di oggi il presidente della Regione Claudio Martini e gli assessori Riccardo Conti(Nella foto) e Marino Artusa haanno illustrato ufficialmente i contenuti del piano di indirizzo terririale (Pit) e il piano regionale di azione ambientale (Praa), che sono stati approvati nell’ultima riunione di giunta.

Per i due piani adesso si apre la fase delle osservazioni e quindi dei vari passaggi istituzionali in consiglio regionale prima dell’adozione definitiva.

In questi giorni sono state diverse le anticipazioni, gli stralci e i commenti pubblicati sui due piani. In genere notazioni più politiche che tecniche ed è così che anche a noi era sfuggita per esempio una novità introdotta nel Pit.

All’articolo 38 si legge infatti che «nell´espletamento delle attività di valutazione integrata e di monitoraggio, le amministrazioni interessate si avvalgono delle fonti analitiche e documentarie relative alla contabilità e al bilancio ambientali, che le stesse ritengano metodologicamente più consone alla rilevazione dell´efficacia e della coerenza delle determinazioni e delle applicazioni dei rispettivi strumenti di pianificazione territoriale ed atti di governo del territorio. Inoltre le stesse Amministrazioni verificano la coerenza interna di tali strumenti e atti rispetto all´agenda statutaria e strategica che il presente Piano dispone per l´insieme del territorio regionale. A tale scopo, la Regione Toscana si dota (entro sei mesi dall´entrata in vigore del presente Piano) di apposite linee guida atte a facilitare l´applicazione della contabilità e del bilancio ambientali di cui sopra».

Una novità estremamente positivia e a dir poco inaspettata se è vero che nella fase di discussione del Pit facemmo notare all’assessore Riccardo Conti che nel Pit mancava la contabilità ambientale, che non era prevista neppure per il Prs e per il Piano d’azione ambientale. L’assessore ci rsispose testualmente, era il 23 giugno 2006 - che «noi abbiamo tecniche di monitoraggio che rendono superflua la contabilità ambientale (…) Io non spendo soldi nei modellini della contabilità tanto sponsorizzati dalle società che fanno questi modellini, io sono per le pratiche riformiste e infatti questa regione è la prima che obbliga a valutare tutti i piani, non i singoli progetti ma tutti i piani, con una valutazione strategica e integrata».

A stretto giro di posta è arrivato il commento di Legambiente Toscana, attraverso il diretore Fausto Ferruzza, che diece: «Giudichiamo molto importante l´approvazione del PRAA (che stanzia ben 680 milioni di euro per realizzare interventi di tutela ambientale). Un piano molto avanzato e rispettoso delle vere priorità del territorio toscano. E, pur tra luci e ombre, incassiamo come altrettanto incoraggianti le aperture della Regione sul PIT. Nel nuovo Piano d´Indirizzo Territoriale (che adesso passa al vaglio del Consiglio Regionale per una più stringente discussione politica) è stata infatti molto rafforzata la parte prescrittiva ed è stato finalmente recepito lo strumento della Contabilità Ambientale, per cui tanto abbiamo lavorato al Tavolo di Concertazione Generale».

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