[17/01/2007] Comunicati

Pit e Praa, i commenti di Martini, Conti e Artusa

FIRENZE. Ecco i commenti dei rappresentanti del governo che oggi hanno presentato i due nuovi strumenti attuativi del Prs adottati dalla giunta regionale lunedì scorso: il Piano di indirizzo territoriale (Pit) e il Piano regionale di azione ambientale (Praa).
Claudio Martini (presidente della Regione) «Questi due nuovi strumenti che abbiamo adottato ci consentiranno di promuovere una maggiore dinamicità della società toscana e della sua economia, ma in una logica di qualità e di tutela del patrimonio ambientale. Per fare questo sono previste grandi novità nel rapporto tra Regione, Comuni e privati, insieme ad una maggiore attenzione per realizzare interventi di qualità».

Riccardo Conti (assessore regionale all’urbanistica). «Il Pit è la faccia territoriale del Prs e rappresenta un grande sforzo innovativo perché fa del territorio una risorsa e un gradiente per lo sviluppo. Un gradiente certo esigente che ha come obiettivo il dinamismo volto da un lato alla qualità e dall’altro alla sostenibilità».
«Innovativa – ha continuato Conti - è la genesi del documento che prima di essere adottato dalla giunta è stato concertato con 3000 toscani in assemblee pubbliche, in sei incontri con le istituzioni e in altrettanti con le forze economiche e sociali. Innovativa la lotta alla rendita che può soffocare lo sviluppo. E’ invece il momento di creare le convenienze perché le risorse si spostino dalla rendita al reddito che produce ricerca, innovazione e competitività. E’ il rapporto fecondo fra piano pubblico e mercato, dove il piano pubblico stabilisce come tutelare il patrimonio collettivo e fornisce le certezze e le indicazioni strategiche per orientare i privati con sufficiente attendibilità».

Marino Artusa (assessore regionale all’ambiente) «Con il piano di azione ambientale abbiamo voluto dimostrare che l’ambiente può essere un volano di sviluppo sostenibile, durevole, innovativo e integrato, facendo della Toscana una regione all’avanguardia anche su questo fronte. Del resto il recente rapporto della Commissione europea sui cambiamenti climatici, che pone l’accento sulla necessità di dare a questo tema assoluta priorità nell’agenda politica, trova una piena consonanza nel piano toscano».
«La prima delle quattro aree d’azione in cui il Praa si articola – ha proseguito Artusa - fissa proprio gli interventi finalizzati a lottare contro le alterazioni del clima e ottenere una diminuzione di 5,5 milioni di tonnellate di gas serra, centrando i parametri fissati dal Protocollo di Kyoto. Il nuovo piano ha comunque raccolto le sollecitazioni pervenute da tutti i soggetti. Abbiamo messo davvero in atto la convenzione di Aarhus sulla partecipazione. Politiche come quelle ambientali che richiedono un cambiamento delle abitudini e degli stili di vita e consumo non possono che basarsi sull’informazione e il coinvolgimento dell’opinione pubblica e degli attori sociali».

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