[22/01/2007] Recensioni

La recensione. Dalla parte di Darwin a cura di Vittorio Cogliati Dezza

Pochi giorni fa dagli Stati Uniti d´America è arrivata la notizia che nelle scuole si può tranquillamente insegnare che il Gran Canyon è stato realizzato dal diluvio universale poche migliaia di anni fa, negando così dati geologici incontrovertibili.

E´ l´ultima vittoria dei creazionisti che spiegano la scienza con la Bibbia e negano l´evoluzione.
E´ venuto allora in mente un prezioso libricino che è stato e rimane uno strumento di battaglia e di libero pensiero che servì molto a rintuzzare il montare nel 2003 di una campagna antiscientifica, appoggiata anche da esponenti dell´allora governo di centro-destra, che culminò nella "Settimana antievoluzionista" di Milano, con manifestazioni concluse da un dibattito dal significativo titolo "Evoluzione, una favola per bambini".

«L´opera di Charles Darwin? – diceva allora Marcello Buiatti - È un inno alla ricchezza della vita. Per questo gli ambientalisti hanno reagito con tanta decisione all´idea (non ancora completamente rientrata) del ministro Moratti di eliminare lo studio del grande naturalista inglese dai programmi scolastici. Darwin del resto rappresenta un simbolo di tutto il pensiero scientifico in quanto è lui che ha introdotto per primo alcuni fondamenti, poi a lungo travisati, che rimangono alla base dell´ambientalismo scientifico fondato in Italia tanti anni fa».

Ed il libro curato da Cogliati Dezza parte proprio dalla necessità di difendere il pensiero evoluzionista e la sua attualità e Marcello Buiatti sviluppa proprio questo tema. A Marcello Cini è affidato il compito di parlare della cultura dell´evoluzionismo, di quella che potremmo chiamare con un gioco di parole l´evoluzione dell´evoluzionismo. Giuliano Cannata applica il pensiero di Darwin all´evoluzione della specie umana con il suo saggio su antropologia dell´evoluzione e della diminuzione, mentre Marcello Sala scrive nel suo contributo "anche uno scolaretto lo sa che… L´evoluzione delle forme viventi nel pensiero dei bambini" cose preziose per quegli insegnanti che non vogliono cedere al conformismo recessivo che qualcuno vorrebbe introdurre nelle scuole, al creazionismo bigotto. Un tema cruciale quello dell´educazione al pensiero scientifico che sviluppa anche Walter Fornasa nelle pagine dedicate a "Oltre l´occhio di Polifemo. Costruzione, cambiamento e processi educativi".

Ne emerge un evoluzionismo vitale, attualissimo come strumento scientifico fondamentale per comprendere la complessità del vivente e per scoprire il trucco reazionario che sta dietro il creazionismo ottuso che rifiuta la scienza e la differenza.

«È interessante contemplare una plaga lussureggiante – scriveva Darwin nell´ Origine delle specie affermando il valore della diversità – e pensare che tutte queste forme così elaboratamente costruite, così differenti l´una dall´altra in maniera così complessa, sono state prodotte da leggi che agiscono intorno a noi. Queste leggi, prese nel loro più ampio significato, sono la legge dell´accrescimento con riproduzione, l´eredità che è quasi implicita nella riproduzione; la variabilità per l´azione diretta e indiretta delle condizioni di vita e dell´uso e non uso; il ritmo di accrescimento, così elevato da condurre a una lotta per l´esistenza, e conseguentemente alla selezione naturale. Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue diverse forze, originariamente impresse dal Creatore in poche forme o in una forma sola, e nel fatto che, mentre il nostro Pianeta ha continuato a ruotare secondo la immutabile legge di gravità, da un così semplice inizio innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano ad evolversi».

"Dalla parte di Darwin" spiega l´evoluzione a questo strano paese dove i pochi i creazionisti dichiarati ignorano persino il pensiero della chiesa cattolica che non è antievoluzionista, eppure, spiega Buiatti, non si tratta di folclore religioso ma di «forze importanti, economiche e politiche, che assegnano all´Italia il misero ruolo di paese produttore di materiali ideati altrove, competitivo solo per i bassi costi in termini di ambiente e di lavoro, dimentico della propria cultura e incapace di scegliersi autonomamente un futuro migliore. Come rispondere a tutto questo? Intanto diventando coscienti del problema, abbandonando superficiali atteggiamenti contro la scienza in quanto tale a volte presenti fra gli ambientalisti, promovendo un movimento in favore del pensiero, della discussione libera e interdisciplinare. E poi aprendo un fronte di lotta per affermare il ruolo di tutte le scienze, umane e non, nella costruzione di una società fondata sul pensiero, la conoscenza e le innovazioni multiverse dei modi di vivere, e per imporre azioni concrete verso la formazione libera e consapevole, la ricerca e il trasferimento delle acquisizioni delle scienze nella pratica concreta della vita di tutti i giorni».

Leggendo questo utilissimo libro capiamo che vincere la sfida è possibile, usando soprattutto il più formidabile strumento di lavoro che l´evoluzione delle specie ci ha messo a disposizione: il cervello umano.

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