[23/01/2007] Urbanistica

Tav Firenze, Tirrenica e Due Mari: nel piano Cipe nessuna delle tre

ROMA. Dal Sole 24Ore di giovedì scorso si apprendeva che il presidente del consiglio Romano Prodi, per porre fine alla querelle sulle opere infrastrutturali che verranno realizzate e su cui ogni regione ha presentato la propria lista di priorità, ha deciso che verranno finanziate solo quelle già in elenco nel “piano Cipe”, ovvero la ricognizione che il Cipe ha fatto sullo stato di attuazione del piano di Berlusconi sulle opere pubbliche, datata al 30 ottobre 2006.

Quindi le infrastrutture che potranno beneficiare di finanziamenti (ergo che verranno realizzate) sono quelle già approvate nella scorsa legislatura per un totale di 90,9 miliardi di euro. Per queste si legge nel documento del Cipe : «Le risorse finanziarie ad oggi certamente disponibili (di seguito: risorse certe) ammontano a 36,6 miliardi di euro, suddivise in pubbliche (25,9 miliardi, pari al 70,9 per cento del totale) e private (10,7 miliardi, pari al 29,1 per cento del totale). Esiste poi un ammontare di risorse, per complessivi 8,9 miliardi, definite “da confermare”.”
Quindi quelle opere sono al momento scoperte al 60% dal punto di vista delle finanze statali. E saranno ammesse alla spartizione delle risorse future le sole opere già approvate dal Cipe nel periodo 2002-2006.

Ci sono comunque due possibilità per le opere che rimangono fuori: o sono completamente autofinanziate (è il caso di autostrade i cui oneri di costruzione potranno essere remunerati attraverso i pedaggi) oppure ottengano il loro finanziamento attraverso il definanziamento di altre opere già approvate dal Cipe.
Come sta allora la situazione per quanto riguarda le tre priorità indicate dalla regione Toscana, ovvero il sottoattraversamento della Tav a Firenze, il corridoio autostradale tirrenico con le bretelle di congiunzione per i porti di Livorno e Piombino e la Due mari?

Siamo andati a cercare sul documento a cui si riferisce Prodi, ma nessuna delle tre opere è contenuta in quel piano.
Del resto le parole del ministro Di Pietro, dopo gli incontri in regione fatti pochi mesi, erano state piuttosto anticipatorie in tal senso, dal momento che sembrava del tutto evidente che non c’erano fondi per finanziare nessuna delle tre e che però per il sottoattraversamento della Tav a Firenze vi sarebbe stato un impegno a reperirli.

E’ anche evidente che l´autostrada che dovrebbe interessare la Maremma non c´è in quel piano perchè non è stato mai approvato il progetto preliminare.
A questo punto allora i giochi sono del tutto aperti e si tratterà di vedere se e quale delle priorità indicate riuscirà ad avere i finanziamenti. O meglio se e quali saranno le opere che verranno definanziate a favore di quelle che dovrebbero interessare da vicino la Toscana.

Diverso ma non per questo meno dubbio il caso dell’autostrada tirrenica, per cui pare esserci un progetto a costo zero per lo Stato a fronte di una remunerazione attraverso la tariffazione: il blocco dell’automatismo sui pedaggi per ora posto da Di Pietro, rimarrà o verrà rimosso?

La battaglia per chi è a favore e per chi è contrario è dunque ancora aperta.

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