[24/01/2007] Comunicati

Le liberalizzazioni secondo i verdi

ROMA. I Verdi presentano il loro piano di "liberalizzazioni dal basso" e mandano un messaggio al ministro dello sviluppo economico Bersani. «Le liberalizzazioni non devono ripetere gli errori delle privatizzazioni del passato – ha detto il Leader dei Verdi Pecoraro Scanio - ma avere al centro gli interessi del cittadino e dell´utente e aumentare la libertà e la concorrenza».

Per il ministro dell´ambiente, il capogruppo alla Camera Angelo Bonelli e il sottosegretario all´Economia Paolo Cento queste sono liberalizzazioni "ecologiste e democratiche e riforme a costo zero «che puntano alla tutela dei consumatori e degli utenti e guardano alle piccole imprese e agli artigiani». Ma vediamole una per una nel dettaglio:

1 ) sistemi di mobilità collettiva ad impatto ambientale ridotto. Nessun vincolo a chi decide nelle città di organizzare trasporto collettivo su piccole dimensioni per lavoratori-studenti per tragitti casa –lavoro-scuola. Offrire nuove opportunità di lavoro per chi decide di organizzare piccolo trasporto pubblico nelle città e offrire un servizio a chi decide di rinunciare alla macchina.

2 ) produzione e la messa in rete di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili; ad ogni famiglia deve essere data la libertà di diventare autoproduttrice di energia pulita.

3 ) liberalizzare le tariffe elettriche incentivando il risparmio energetico e l´uso intelligente e flessibile dell´elettricità e diminuendo il costo della bolletta.

4 ) la creazione di mercati per il riuso di beni a fine vita distogliendoli dal circuito dei rifiuti. Creare imprese , in particolare nel Terzo settore, cooperazione sociale, per il riutilizzo dei rifiuti. Secondo I Verdi in questo settore si creerebbero così 30.000 posti di lavoro.

5 ) autoproduzione di combustibili per veicoli da prodotti vegetali

6 ) eliminare tasse per il commercio equo e solidale e diffondere il risparmio etico

7 ) liberalizzare il software libero e gratuito bloccato dai monopoli Microsoft e Apple e la riproduzione di musica via internet non a fini di lucro

8 ) ridurre i costi dei cittadini nella sottoscrizione delle polizze assicurative, Rc auto e vita. Dal 1994 le tariffe sono aumentate del 135% a fronte invece di una diminuzione avvenuta negli altri paesi europei

9 ) ridurre i costi bancari tra i più alti d´Europa e liberare dagli oligopoli la gestione del risparmio dei cittadini italiani

10 ) rendere più trasparenti i contratti per l´acquisto di beni e servizi per eliminare tutti i costi aggiuntivi e le clausole capestro che limitano i diritti dei consumatori

11 ) eliminare i costi di ricarica nella telefonia cellulare e i servizi aggiuntivi della telefonia imposti all´utente.

«Dopo la lenzuolata annunciata di Bersani, che ancora non è arrivata – ha detto Cento – noi ci accontentiamo di un lenzuolino a costo zero per il bilancio dello Stato. Questi sono i provvedimenti che puntano a coniugare l´ecologia e l´equità sociale e a rimarcare la distanza tra liberalizzazioni e liberismo».

Per I Verdi così si aumenta l´efficienza del sistema economico, ma le liberalizzazioni devono avere come premessa quella di diminuire i costi, anche ambientali, di servizi e beni ed avviare la riconversione ecologica della società, garantire I diritti dei lavoratori e non favorire il precariato «La necessità di una svolta si impone in tutti i settori dell´azione pubblica – dicono i Verdi - dell´attività economica, dell´organizzazione sociale e dei comportamenti individuali: serve un vero e proprio patto che guidi il nostro paese nella direzione di un progresso ecologico e solidale. Un patto ecologico e solidale per una nuova economia che garantisca una vita umana dignitosa alle generazioni presenti e future necessità»

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