[24/01/2007] Rifiuti

Il Wwf presenta il ricorso al Tar contro l´inceneritore della piana

Il Wwf continua la sua battaglia contro il progetto di nuovo inceneritore nella Piana fiorentina, che il patto sulla gestione dei rifiuti che sarà firmato definitivamente il 31 gennaio prossimo ha individuato nell’area di Case Passerini (nella foto).
Per l’associazione ambientalista «si tratta di una scelta sbagliata e gravissima sia sul piano sanitario che su quello ambientale e della politica dei rifiuti. Inoltre tutta la procedura che ha portato alla localizzazione e approvazione dell’impianto risulta viziata – secondo il Wwf - da importanti carenze e inadeguatezze che la rendono illegittima da un punto di vista giuridico».

Presentando il proprio ricorso al tra il Wwf spiega anche quali sarebbero le carenze e inadeguatezze giuridiche nell’iter di approvazione: «Tutto è stato fatto – dice il Panda toscano - senza un adeguato rispetto delle norme nazionali (Testo unico sull’ambiente) e internazionali (Convenzione di Stoccolma) nonché delle indicazioni della Valutazione di Impatto Sanitario dell’opera».
Gli atti provinciali violerebbero il testo unico sull’ambiente entrato in vigore nell’aprile 2006 «che imponeva all’amministrazione (art. 182) di verificare, per i rifiuti da gestire l’impossibilità tecnica ed economica di effettuare operazioni di recupero. Gli stessi atti – concludono dal Wwf - violano inoltre la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti tra cui in particolare proprio le diossine. La convenzione prevede infatti che gli stati firmatari debbano predisporre misure atte ad assicurare la costante diminuzione e se possibile l’eliminazione definitiva degli inquinanti organici persistenti tra cui per l’appunto le diossine, i furani, i pcb emessi in quantità importanti dagli inceneritori».

«Tutti i procedimenti che abbiamo seguito sono ovviamente a norma di legge – si limita a commentare l’assessore provinciale all’ambiente Luigi Nigi – Io non ho visto il ricorso del Wwf e non sono neppure in grado su due piedi a rispondere a questioni tecniche relative alla coinvenzione di Stoccarda o alla 152, ma da come è stata descritta, una cosa di questa portata meriterebbe l’arresto di tutti gli amministratori! Fortunatamente invece sto tornando a casa da cittadino libero, quindi penso proprio si possa stare tutti tranquilli».

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