[25/01/2007] Trasporti

Dalla Tav alla tramvia, le strane strade della contestazione

FIRENZE. L’associazione ambientalista Idra diserterà l’incontro convocato per domani dall’assessore regionale Marino Artusa sulla Tav tra Firenze e Bologna.
Una decisione spiegata oggi con un lungo comunicato che ripercorre la vicenda dei lavori nel Mugello e gli appuntamenti che invece in passato sarebbero stati saltati dallo stesso Artusa. Idrà considera la convocazione di domani «tardiva, generica e fuorviante».

«Desideriamo che venga salvaguardato il diritto dei cittadini a vedere soddisfatte in maniera compiuta, rigorosa e trasparente – scrive l’associazione - le esigenze di informazione ambientale tutelate da normative regionali, nazionali e comunitarie, e non intendiamo pertanto rinunciare a proseguire l’iter avviato dall’assessore Artusa insieme ai rappresentanti della Regione Toscana negli Osservatòri Ambientali Nazionali per la tratta Tav Bologna-Firenze e per il Nodo Alta velocità di Firenze».

Idra comunque sostine di non voler abbandonare la sua battaglia e rilancia: «Rinnoviamo la richiesta formulata l’11 dicembre ed il sollecito di un incontro specifico riservato alle materie indicate nel nostro formale promemoria in Suo possesso – scrivono rivolgendosi direttamente ad Artusa - in data per quanto possibile ravvicinata e ovviamente da concordare, affinché non abbia a confermarsi questo spiacevole stillicidio di rinvii che certo non giova né alla causa della trasparenza e tempestività dell’informazione né a quella dell’efficacia dell’intervento pubblico a tutela dell’ambiente e del territorio della nostra Regione già così colpita, e nel futuro altrettanto così pesantemente minacciata, dalle cantierizzazioni dell’alta velocità».

Intanto a valle il braccio di ferro sulla tramvia si sposta in sede europea: è stata presentata oggi alla Commissione Europea, un’interrogazione di Antonio Tajani (Forza Italia) in merito alla tramvia fiorentina. «Finalmente – dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Marcheschi - il dramma della tramvia fiorentina viene portata nelle sedi appropriate: l’Europa e tutto il Mondo. Ho avuto modo di invitare Tajani a Firenze per fargli vedere i progetti e fargli toccare con mano quello che sta succedendo a Firenze. La nostra città è patrimonio dell’umanità; le sue opere d’arte devono essere preservate e tutelate. La Commissione Europea e l’Unesco devono fermare questo progetto ed evitare che dei veri ecomostri (treni lunghi ben 32 metri) non solo deturpino per sempre il volto di Firenze, ma rechino danni permanenti a edifici storici quali il Duomo”.

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