[26/01/2007] Comunicati

La signora Gates e la regina Rania sponsorizzano il microcretito

LIVORNO. Il Nobel per la pace dato per il 2006 a Mohamed Junus e alla Grameen bank per l’aver permesso, attraverso il microcredito, di sollevare dalla miseria i poveri del Bangladesh, sta già facendo i suoi effetti. E’ notizia di questi giorni infatti che sia Melinda Gates, moglie del più famoso Bill fondatore della Microsoft, sia la regina di Giordania, Rania (Nella foto), hanno sponsorizzato una iniziativa per rendere accessibile al microcredito i diseredati del pianeta. Ovverosia quattro miliardi di persone che popolano la terra.

Quanto ci sia di filantropico o quanto invece vi sia fiuto di business in questa operazione non è dato saperlo. Sta di fatto che se per i banchieri e operatori del credito l’investimento è limitato, dati i modesti importi che stanno alla base dei prestiti erogati, la garanzia della restituzione è invece assai cospicua. Nel 95% dei casi sinora indagati, vi è infatti il saldo del debito contratto. E da parte di chi lo riceve avere invece la garanzia di poter accedere ad un fondo di partenza per intraprendere una qualsiasi attività di impresa è esiziale per poter uscire dalla indigenza.

La microfinanza, favorendo l’accesso al credito e la realizzazione di progetti d’investimento ad individui produttivi ma privi di garanzie patrimoniali dimostra che sviluppo economico e pari opportunità possono andare di pari passo.

E dal momento che la creazione di valore economico dipende oggi sempre più dal patrimonio di istruzione e di formazione accumulato nel corso della vita, la realizzazione delle pari opportunità, in termini di accesso all’istruzione e al credito, fornisce un impulso fondamentale ad un corretto modello sviluppo.

Riguardo all’espansione dell’esperienza del microcredito, i dati più recenti di fine 2004 parlano di circa 2.572 programmi avviati nel mondo che hanno raggiunto complessivamente quasi 100 milioni di destinatari, di cui gran parte al di sotto la soglia della povertà assoluta.

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