[31/01/2007] Comunicati

Ambientalisti, talebani e politica-marketing

LIVORNO. Poi uno dice che si butta a sinistra, avrebbe detto Totò. E’ quello che viene in mente di fronte alle notizie che arrivano in questi giorni dal centrodestra in generale e da quello toscano in particolare. A conferma che su certe questioni – quelle ambientali su tutte – non c’è partito che possa vantarsi di avere una posizione unitaria ai vari livelli regionali, provinciali, comunali. E tanto meno possa accusare la parte avversa di essere schiava dei comitati e delle posizioni più estremiste. Come commentare diversamente la richiesta da veri ambientalisti talebani di intervento all’Unesco di Paolo Bonaiuti e Antonio Tajani (Nella foto) di Forza Italia contro la tranvia fiorentina i cui binari, nel progetto, attraverserebbero piazza del Duomo?

Un’azione che non tiene minimamente conto del fatto che nello stessa giornata in cui i due forzisti bombardano il progetto tranvia l’Ocse, l´Organizzazione mondiale della sanità non costruttori di treni, ha affermato con tanto di dossier che l´uso della ferrovia come trasporto pubblico metropolitano e le altre scelte infrastrutturali del Comune di Firenze abbatteranno, entro il 2010, l´inquinamento tra il 40 per cento ed il 20 per cento, e il traffico del 15 per cento, salvando 129 vite ogni anno da patologie collegate allo smog!

Spostandoci sempre in Toscana da un comune all’altro - da Firenze a Massa - e da una questione all’altra - inquinamento da C02 a elettrosmog - il risultato non cambia. A Massa, infatti, il centrodestra è sugli scudi nella lotta alle antenne e combatte questa battaglia con i comitati e la sinistra radicale contro il Comune di centrosinistra. All’isola d’Elba succede il contrario, con i comuni in mano al centrodestra che vogliono installare le antenne e tutti gli altri a protestare. Esemplare la polemica di qualche tempo fa tra Legambiente e il sindaco di Rio Marina, onorevole Bosi ed allora Sottosegretario del governo Berlusconi sull´antenna del Cavo: inizialmente tutto il centrodestra era schierato per l´antenna in un luogo sensibile (asilo, campo sportivo, chiesa e case) poi, di fronte alle proteste dei cittadini, furono costretti a fare marcia indietro, ma prima Bosi accusò Legambiente di fare terrorismo, tanto che ci fu addirittura un´interpellanza parlamentare di Mussi e Realacci. Per non dire di Portoferraio dove la giunta di centrodestra (ora è di centrosinistra) concesse di fare antenne al piazzale dell´Acquaviva, uno dei punti panoramici più belli dell´Elba, nonostante un corteo di protesta di centinaia di persone contrari. E per non dire del fatto che non esiste luogo, sempre in Toscana, dove sono localizzati impianti ( di smaltimento come di recupero) dove il centrodestra non sia schierato e schiacciato con quei tanto vituperati comitati contro. Proprio mentre pontifica su un centrosinistra che sarebbe ricattato dalla sinistra radicale.

Ricordiamo che, in questo caso, greenreport non vuole entrare nel merito di cosa sia giusto o sbagliato, ma evidenziare solo come stanno veramente le cose. Ed è sempre con questa linea che andiamo a mettere il naso pure a Milano dove il sindaco Moratti (centrodestra) ha dato il via libera ad una serie di limitazioni al traffico che fa impallidire quella di Firenze. Ma per la quale, dopo la sentenza del Tar a favore degli eurozero, il centrodestra ha chiesto persino le dimissioni dell’assessore comunale Claudio Del Lungo. Ma allora i talebani dell’ambientalismo e del suo contrario sono di destra o di sinistra? Forse l´interrogativo si potrebbe sciogliere analizzando il rapporto instauratosi fra marketing e politica.

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