[31/01/2007] Rifiuti

Finalmente firmato il patto sui rifiuti nell´area metropolitana

FIRENZE. I presidenti delle province di Firenze, Prato, Pistoia e del Circondario Empolese-Valdelsa, e i sindaci dei 12 comuni interessati, Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, Sesto Fiorentino, Pontassieve, Scandicci, Rufina, Greve, Montale, Agliana e Quarrata, hanno firmato stamani insieme al presidente Martini l’accordo sui rifiuti della piana metropolitana da tempo in discussione.

I punti principali dell’accordo, peraltro già ampiamente conosciuti, sono:

Riduzione del 15% della produzione di rifiuti urbani rispetto ai dati del 2004, come indicato nel Piano regionale di sviluppo e nel Piano di azione ambientale.
Raggiungimento del 55% di raccolta differenziata, in conformità con il Prs e con il Praa.

Finanziamento di 6 milioni di euro per la riduzione dei rifiuti e di 8 milioni di euro per l’incremento della raccolta differenziata, da destinare prioritariamente ai progetti finalizzati al conseguimento degli obiettivi regionali nei comuni sede di impianti.

Entro 180 giorni (il termine, inizialmente previsto a 90 giorni, è stato prorogato perché coincidente con la scandenza elettorale dei Comuni di Pistoia e Quarrata), i 12 Comuni firmatari proporranno alla Regione e alle Province un piano a tappe che porti già da quest’anno alla comune gestione dello smaltimento dei rifiuti in vista della successiva costituzione di un’unica società. Alla nuova società, non appena realizzati o adeguati, saranno conferiti tutti gli impianti di termovalorizzazione, nonché gli altri impianti di trattamento e smaltimento, previa perizia dei valori patrimoniali dei beni conferiti.

Ato unico. La Giunta regionale proporrà al Consiglio, entro 90 giorni da oggi, una proposta di modifica alla legge regionale 25 del 1998, per istituire nelle province di Firenze, Prato e Pistoia un unico Ambito territoriale ottimale.

Alla base dell’accordo c’è uno schema dei flussi, in base al quale il fabbisogno di termovalorizzazione stimato ammonterà al 2010 a 1.270 tonnellate al giorno. Tale quantitativo giornaliero corrisponde ad un totale annuo, calcolato su 330 giorni di funzionamento impianto, di 418.000 tonnellate di rifiuti, di cui 278.000 di rifiuti urbani e 140.000 di rifiuti speciali. Per far fronte a tale fabbisogno di termovalorizzazione l’accordo prevede la realizzazione di un solo nuovo impianto di termovalorizzazione a Case Passerini per smaltire 140.000 tonnellate, compresa un’aliquota di fanghi per il 30% circa, l’ampliamento dell’impianto esistente dei Cipressi a Rufina per 70.000 tonnellate, l’adeguamento e il potenziamento dell’impianto in località Testi (Greve in Chianti) per smaltire 70.000 tonnellate, escluse le 15.000 di Cdr destinate al cementificio, l’ampliamento dell’impianto di Montale (Pistoia) che attualmente tratta 120 tonnellate al giorno, mentre a regime dovrebbe garantire il trattamento di tutto il Cdr prodotto nel relativo ambito, circa 200 tonnellate al giorno.

Gli impianti menzionati saranno dunque in grado di trattare, nel complesso, circa 350.000 tonnellate annue di rifiuti. Se non ci sono refusi nel testo, se ne deduce che la potenzialità di termotrattamento è esattamente 68mila tonnellate in meno rispetto al fabbisogno calcolato al 2010 raggiungendo il 15% di riduzione e il 55% di differenziata.

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