[02/02/2007] Comunicati

Clima, Chirac: «Siamo sul limite storico dell´irreversibile»

ROMA. Arrivano le prime reazioni internazionali alla pubblicazione del rapporto Ipcc sul riscaldamento climatico che sembra aver spostato l´attenzione sulla responsabilità dei governi e sulla necessità di un cambiamento drastico e veloce.

"Siamo sul limite storico dell´irreversibile – ha avvertito il presidente francese Jacques Chirac (Nella foto) ed ha chiesto "una svolta economica e politica per conservare il pianeta».

Si fa più insistente la pressione sulle nazioni industriali per tagliare significativamente le emissioni di gas serra ed in molti fanno notare che la minaccia non riguarda semplicemente l´ambiente, ma la pace, la prosperità e lo sviluppo internazionali. E fioccano le richieste di colloqui urgenti per un nuovo accordo mondiale per arrestare il riscaldamento globale.

«L´omissione - ha detto Marthinus van Schalkwyk ministro dell´ambiente del Sud Africa - sarebbe un modo di comportarsi indifendibile. Ora siamo oltre una svolta critica nel dibattito: coloro che continua ad ignorare le minacce e le loro cause, o minimizzano questi dati per confondere ed ostruire, faranno il più grande danno immaginabile per le generazioni attuali e future. Il rapporto è uno squillo di sveglia al più grande emettitore del mondo di gas serra, gli Stati Uniti»

Per Stephanie Tunmore, di Greenpeace international «le buone notizie sono che la nostra comprensione del sistema del clima ed il nostro effetto su di esso ha avuto un migliorato immenso. Le notizie cattive sono che più conosciamo e più rischioso vediamo il futuro. I messaggio ai governi è chiaro: la finestra per poter ancora agire si sta chiudendo velocemente».

Il ministro indonesiano, Rachmat Witoelar, «passi drastici», necessari per ritardare l´aumento delle temperature ed ha aggiunto che «i paesi in via di sviluppo devono prendere impegni obbligatori per tagliare le emissioni da 40 – 60%. Ed in Indonesia dobbiamo difenderci dagli incendi delle nostre foreste e monitorare meglio le nostre industrie»

"Le tromba dell´allarme sta squillando – ha detto Catherine Pearce degli amici della terra - Il mondo deve svegliarsi davanti alla minaccia. C´è ancora tempo per muoversi, maé necessaria un´azione urgente».

Gli scienziati hanno detto chiaramente che i livelli di mare aumenteranno inesorabilmente durante i prossimi secoli, «la domanda è quando e quanto e non se» dice Michel Jarraud, segretario generale dell´organizzazione meteorologica mondiale.

«Omettere di comportarsi comportarsi alla luce di queste nuove prove scientifiche inequivocabili sul riscaldamento globale – ha dichiarato il segretario esecutivo dell´Unep Achim Steiner - un giorno nei libri di storia sarà considerato irresponsabile. Questo nuovo rapporto dovrebbe stimolare i policymakers ad uscire dai limiti attuali ed a mettere in campo politiche forti ed efficaci per affrontare le emissioni di gas della serra. Altrimenti le implicazioni dell´eccesso di riscaldamento globale per i prossimi decenni saranno massicce per la nostra economia industriale, i rifornimenti idrici, l´agricoltura, la diversità biologica e perfino per la geopolitica».

Il Commissario Ue all´ambiiente, Stavros Dimas a dichiarato «Sono vivamente preoccupato per l´accelerazione e l´ampliamento crescente dei fenomeni dimostrati da questo rapporto. E´ più urgente che mai che la comunità internazionale inizi dei negoziati seri in vista di adottare a livello. Al fine di stabilizzare le emissioni mondiali di gas serra, occorre che in un primo tempo i paesi sviluppati riducano entro il 2020 le loro emissioni del 30 % in rapporto al livello del 1990».

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