[02/02/2007] Urbanistica

Riccardo Conti: «Anche i brutti vapordotti di Larderello sono paesaggio toscano da tutelare»

FIRENZE. «E’ finita l’era dei piani a matrioska». Con queste parole l’assessore regionale al territorio Riccardo Conti ha iniziato il suo intervento al convegno “La conservazione attiva del paesaggio” che si è tenuto oggi nell’auditorium del consiglio regionale.

«Non funziona più – ha proseguito Conti - il modello in base al quale ogni piano parla al successivo fornendogli maggiori dettagli. Adesso ogni piano, comunale, provinciale, regionale, esprime elementi diversi in base al principio di differenziazione. Insomma, oggi abbiamo imboccato la strada del grande piano pubblico che contiene l’efficacia della tutela e quella delle buone pratiche: si fa maggiore tutela con una buona politica di sviluppo e maggiore sviluppo con una buona poltica di tutela».

Poi, usando una forma paradossale per esprimere però un concetto chiave, Conti ha richiamato il caso dei vapordotti della valle di Larderello: «Sono brutti, no? Ma quelle serpentine - ha detto - che attraversano la valle e con la loro esistenza testimoniano un carattere identitario unico della nostra regione fanno parte della storia di una regione di produttori e del paesaggio. Adesso sono malandate e richiedono un intervento. Allora dico, invece di interrarle banalmente, applichiamo una seria politica di salvaguardia. Tuteliamo i tuboni paesaggistici di Larderello».

Il presidente della Regione Claudio Martini è invece voluto tornare sulla vicenda Monticchiello: «La comunità regionale - ha concluso - di fronte alla preoccupazione di certi episodi successi di recente riguardo al paesaggio e alla sua tutela ha reagito guardando in avanti e conquistandosi un’apertura di credito che adesso la posiziona come regione all’avanguardia. Da qui la consapevolezza che Governo e Regione Toscana giocano un ruolo non banale che aprirà il varco ad altre regioni italiane che vogliono seguire lo stesso percorso».

Infine ilpresidente della Commissione ambiente e territorio del Consiglio regionale, Erasmo D’Angelis, ha sottolineatola necessità «di una nuova legge per il governo del territorio che ponga fine all’era dell’abusivismo, dei condoni e delle sanatorie e apra la nuova stagione dell’urbanistica di qualità centrata sul recupero, il rispetto del paesaggio, l’efficienza e il risparmio energetico».

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