[05/02/2007] Energia

Nocchi (Cgil) su Bp Edison: «Valutare bene senza pregiudiziali»

LIVORNO. All’incontro odierno di Rosignano sul Piano energetico regionale interverrà anche Piero Nocchi, segretario provinciale della Cgil. Che ha le idee piuttosto chiare sui temi per lui cari del dibattito: la dimensione nazionale che deve avere il piano e l’apertura di un confronto sul rigassificatore Edison-Bp «da valutare senza pregiudiziali e tendendo ben presenti le sue positive ricadute ambientali sul territorio».

Nocchi, su che cosa verterà il suo intervento?
«Premetto che quando si va ad un incontro come questo si deve farlo con posizioni aperte. E questo deve valere per tutti. Il primo punto per me è che questo piano regionale debba essere inquadrato in un contesto nazionale. Quindi non può contenere tutte le risposte. Il secondo punto è che il piano energetico deve avere un’attenzione allo sviluppo del territorio e alla qualità della vita. E anche questa discussione va affrontata senza pregiudiziali».

«Il terzo punto – prosegue Nocchi – è che la provincia di Livorno a livello di produzione energetica fornice il 70% del fabbisogno regionale. Ma nel piano non si parla di questo distretto energetico della costa. Non gli si dà la giusta importanza. Quali ritorni positivi ci sono a questo contributo considerando anche i rigassificatori? Nel piano si dovrebbe prevedere anche lo sviluppo delle produzioni di energie rinnovabili».

Il quarto punto per Nocchi è quello della conversione delle centrali Enel di Livorno e Piombino. «Bisogna che si definisca che cosa vuole fare l’Enel. E lo si deve sapere a breve altrimenti questo piano energetico sarà carta straccia».

Che cosa succederà se l’Enel dovesse decidere di non convertire a gas gli impianti?
«Se Enel dice di no deve essere disponibile a far sì che un altro soggetto come Endesa contribuisca a questa conversione. Non può esserci il deserto».

Altro tema è quello dei rigassificatori. La Regione ha una posizione contraria rispetto all’ipotesi di due rigassificatori.
«Per quello di Livorno è tutto a posto, mentre vorrei che si tenesse aperta la questione di Rosignano. La discussione si fa apposta perché si valutino fino in fondo tutte le opzioni. Il piano energetico regionale è generico (non ne fa proprio menzione, ndr), ma invece devono essere valutati senza pregiudiziali le ricadute ambientali e il bilancio sociale nel suo complesso».

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