[06/02/2007] Parchi

«Year Geo Book 2007», l´ambiente tra pesci, foreste e nanotecnologie

LIVORNO. L´avvenire delle risorse marine e delle riserve alieutiche del mondo é una delle grandi sfide che i governi dovranno fronteggiare davanti ad un mondo sempre più globalizzato, almeno a quanto si legge sul "Year Geo Book 2007" pubblicato dall´Unep e presentato a Nairobi. L´annuario mondiale dell´ambiente è stato realizzato da più di 80 scienziati ed esperti elaborando le politiche mondiali del settore e che servirà da base alle deliberazioni dei ministri dell´ambiente e fa il punto sulle differenti opzioni che, se rese popolari ed adottate con entusiasmo, saranno capaci di guidare la globalizzazione su una strada più intelligente, più equa economicamente, più economica e durevole.
Gli scienziati Unep stimano che, a meno che non vengano adottate nuove misure di gestione, la crescente domanda di frutti di mare e di altri prodotti marini porterà a all´esaurimento delle riserve alieutiche entro il 2050.

Il cambiamento climatico rischia di aumentare l´acidità degli oceani e di favorire lo sbiancamento delle barriere coralline, uno degli habitat più importanti per i pesci. Per l´agenzia Onu per l´ambiente uno delle strategie più efficaci per contrastare il potenziale esaurimento è quella di aumentare in maniera significativa il numero di aree marine protette che oggi coprono solo lo 0,6% dei mari del Pianeta, ma dove il numero di specie alieutiche cresce del 20% e la pesca è migliore nelle loro vicinanze.

Il summit mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2002 aveva adottato un piano per la creazione di una rete di riserve entro il 2012, secondo "Year Geo Book 2007", «Al ritmo attuale di designazione, l´obbiettivo non sarà realizzato prima del 2085», cioè 30 anni dopo l´esaurimento delle riserve alieutiche commerciali.
Il rapporto sottolinea le minacce per le foreste e l´importanza delle certificazioni, ma sono solo circa 10,5 millioni di ettari, il 3% del totale, le foreste a produzione naturale dei paesi membri dell´Organizzazione internazionale dei boschi tropicali che fanno parte dei progetti di certificazione. Secondo l´Unep questi progetti potrebbero essere allargati ad altre risorse naturali ed essere complementari a politiche alternative "verdi" d´approvvigionamento di risorse. L´annuario propone di introdurre norme ambientali per tutta la filiera produttiva e logistica.

Secondo l´Unep le istituzioni finanziarie dovrebbero fare più attenzione alle loro responsabilità ecologiche in conseguenza di una presa di coscienza da parte delle multinazionali dei vantaggi di marketing legati all´adozione di iniziative di responsabilità sociale. "Year Geo Book" cita l´esempio della produzione di soia in Brasile dove la Société financière internationale (Ifc) ha concesso un prestito di 30 milioni di dollari al Grupo Andre Maggi, che finanzia 500 produttori di soia, a condizioni che mettano in atto migliori norme ambientali, agricole e sociali.

Pagare i servizi forniti dagli ecosistemi é una opzione possibile: valorizza i vantaggi ed I benefici economici considerevoli degli ecosistemi e tenta di dare identità e compensare le comunità ed i paesi responsabili della loro conservazione. L´Annuario 2007 cita l´esempio del Canale di Panama, attraversato da 279 milioni di tonnellate di merci. Il Canale dipende da acque di gradi "bacini" per sollevare le navi al di sopra della Cordigliera dell´Istmo «Negli ultimi decenni il sistema del canale di Panama ha conosciuto numerosi problemi dovutoi alla deforestazione in prossimità delle riserve di acqua più alte e in particolare una penuria d´acqua in alcune stagioni». Una compagnia di assicurazione che si occupa di foreste propone un "buono" di 25 anni, finanziato dagli armatori di navi con una parte dei loro profitti che dovrebbero andare a finanziare il rimboschimento dei bacini idrografici vulnerabili.

Un altro degli esempi citati è quello del partenariato tra numerose organizzazioni e delle banche indiane per promuovere l´energia solare nel subcontinente indiano che è riuscito in 3 anni a far realizzare 17.000 sistemi solari familiari che approvvigionano più di 100 mila persone di energia pulita. Una iniziativa simile è in corso anche in Tunisia.

Ma la globalizzazione é anche una sfida per l´evoluzione rapida delle nuove tecnologie. Il rapporto segnala l´emergere delle nanotecnologie, che oggi rappresentano appena lo 0,1% dell´economia mondiale ma che entro il 2014 varranno 2,6 milioni di miliardi di dollari, il 14% del mercato mondiale, con innumerevoli applicazioni: dal controllo dell´inquinamento al risparmio e stoccaggio di energia, ma anche per la realizzazione di prodotti antiparassitari più efficaci e mirati e per prodotti per ripulire atmosfera, acque e terreno dagli inquinanti.

Ma "Year Geo Book" segnala che «non é certo che le strutture regolamentatrici attuali sono in grado di affrontare le caratteristiche precise delle nanotecnologie. Ad oggi, nessun governo ha adottato una regolamentazione precisa sulle nanotecnologie. Un approccio equilibrato é necessario per massimizzare I benefici e minimizzare i rischi».

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