[08/02/2007] Parchi

La Toscana verso la modifica della legge regionale sui parchi

FIRENZE. La necessità di portare modifiche alla legislazione sui parchi toscani è stata al centro dell´incontro tra l´assessore regionale all´ambiente, Marino Artusa (Nella foto) ed i rappresentanti di Federparchi: il presidente Giampiero Sammuri e il membro del consiglio direttivo Giuseppe Nardini.
Le leggi toscane (49/95 e 65/97) risentono ormai dei molti anni passati dalla loro approvazione e si devono confrontare con un panorama di aree protette sempre più vario e complicato che va dai parchi regionali, alle aree protette di interesse locale, alle riserve ed ai Siti di importanza regionale, senza contare le Zps, i Sic ed i tre parchi nazionali, che pur normati da direttive europee e leggi nazionali, chiamano in causa la regione per la loro istituzione, e i piani di gestione.

«Intendiamo quanto prima avviare il percorso di revisione della legge – ha detto l´assessore Artusa - in collaborazione con tutti i soggetti interessati. In primo luogo con Federparchi, ma anche con le associazioni ambientaliste dalle quali ci aspettiamo un contributo di idee e di proposte. E´ indispensabile dare un assetto più moderno e dinamico ai tre parchi regionali. E dobbiamo mettere a punto anche l´attribuzione dell´obbligo per le Anpil di avere un regolamento con valenza giuridica per poter usufruire di finanziamenti pubblici».

Sammuri e Nardini hanno sottolineato che «il sistema toscano delle aree protette è visto come un modello da imitare nelle altre regioni italiane, ma non bisogna dormire sugli allori. Intenderemo la nuova legge come un testo unico, soprattutto per i tre parchi regionali. Lo stimolo a lavorare in maniera coordinata e continua con la struttura regionale è notevole, ed è questa la strada che percorreremo».

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