[09/02/2007] Acqua

Concerie Santa Croce, troppa superficialità nel progetto di depurazione

FUCECCHIO (Firenze). Il progetto di centralizzazione della depurazione nell’area del cuoio (S. Croce sull’Arno – Castelfranco), finalizzato almeno nelle intenzioni a rendere più efficiente la depurazione del polo conciario, registra ancora, a 3 anni dalla sottoscrizione del relativo accordo di programma, una serie di critiche che Legambiente ha puntualizzato in una nota inviata in questi giorni al ministero dell’Ambiente, uno dei maggiori finanziatori del progetto.

La circolazione artificiale di milioni di metri cubi d’acqua, la mancanza di garanzie di abbattimento dei cloruri (con il rischio che il progetto si risolva in una semplice diluizione degli inquinanti), la mancanza di soluzioni per lo smaltimento dei fanghi, l’enorme aumento del carico inquinante per i depuratori del comprensorio che già adesso smaltiscono reflui per oltre 3.500.000 ab/eq: sono tutti indicatori della superficialità con cui secondo Legambiente è stata eseguita la progettazione.

«A tutto questo - sostiene l´associazione ambeintalista - si aggiungono i forti impatti sugli ecosistemi locali, in particolare sul Padule di Fucecchio, che verrebbe privato delle acque che lo alimentano, acque che provengono proprio dai depuratori che si andrebbero a chiudere, collettandone le acque molti km più a valle. Le misure di compensazione individuate dai progettisti, sono state ritenute insufficienti dalla Regione Toscana».

«Il delicato equilibrio naturale del Padule di Fucecchio rischia di essere compromesso da questo progetto - dichiara Matteo Tollini, responsabile regionale Aree Protette e biodiversità di Legambiente - come conferma anche la nota negativa della Regione sull’Incidenza ambientale, al momento ignorata. Legambiente ha inviato una nota al Ministero dell’Ambiente chiedendo una sospensione in attesa di verifiche, più che doverose visto che stiamo parlando di un’area con Riserve Naturali, individuate come SIC e ZPS e candidata al riconoscimento di Zona RAMSAR da Regione, Stato e UE”

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