[05/01/2006] Aria

Euro 0, se i soldi per il gpl andassero al trasporto pubblico?

LIVORNO - La frenata del provvedimento contro gli Euro zero può rappresentare l’occasione per una riflessione a monte sul problema del traffico cittadino e dell’inquinamento che ne deriva. Le amministrazioni infatti spendono molte risorse per mitigare il traffico privato, ma forse non se ne indirizzano abbastanza nel miglioramento del trasporto pubblico, sia in termini di qualità che in termini di tariffe. Un interessante esperimento fu fatto alcuni anni fa a Massa.

«Dal primo maggio 2001 al primo giugno 2003 – ricorda l’assessore alla mobilità urbana del Comune di Massa, Aldo Bugliani – viaggiare in autobus nella nostra città era gratuito. Fu un esperimento per incentivare l’uso del mezzo pubblico, ma francamente, i risultati non furono quelli attesi».

Aldo Bugliani, che all’epoca non era assessore, riconosce che «qualche utente in più c’era, ma per la maggior parte si trattava di anziani che già usavano gli autobus. Anche perché uno che da Romagnano deve venire a lavorare a Massa prende la macchina perché è difficile far passare i mezzi pubblici in tutte le nostre frazioni. Per esempio, io sto cercando di incentivare all’uso dei mezzi pubblici migliorando il servizio. Per farlo ho introdotto la chiamata a richiesta in alcune fasce orarie, in modo da razionalizzare anche i costi».

Chi invece ricorda un esperimento - ben riuscito - di mobilità pubblica a tariffa scontata, è Maurizio Da Re, responsabile trasporti-inquinamento di Legambiente Toscana. «Nel 2001 il Comune di Firenze varò il moblity manager – spiega – che consentiva sconti molto forti sugli abbonamenti Ataf. Purtroppo poi i soldi sono finiti e quell’esperimento che pure aveva dato buonissimi frutti, non ha avuto più seguito».

Secondo Maurizio Da Re la Regione dovrebbe quindi trovare risorse finanziarie «non solo per ricambiare il traffico privato, visto che un’auto Euro zero trasformata a gpl emette la stessa quantità di Pm10 di una Euro 0 tradizionale, ma piuttosto per migliore il trasporto pubblico. E per miglioramento intendo non solo biglietti meno costosi, ma anche e soprattutto interventi fondamentali come quelli delle corsie preferenziali per gli autobus».
(nella foto un bus navetta del Cat di Massa)

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