[13/02/2007] Rifiuti

Piattaforma Tap, Murzi: «Pronta e a regime entro il 2008»

Fulvio Murzi è presidente di Asiu e Tap da appena pochi mesi, che sono però stati segnati da diverse turbolenze, soprattutto dal lato giudiziario. A noi interessa un parere innanzitutto sulla salute delle due aziende che si trova a guidare e poi se la situazione attuale lo preoccupa in qualche modo, oppure se deve essere considerata come una fase incidentale.

«Non conosco le situazioni che hanno generato l’intervento della magistratura e soprattutto non le voglio conoscere, perché questo è appunto un compito della magistratura e non mio. Io posso dire di non essere per niente preoccupato in quanto Asiu e Tap sono aziende sane su cui si sta lavorando per accelerare i modelli di sviluppo. Anche se è innegabile che questi incidenti di percorso abbiano attirato energie che sono state distolte rispetto agli obiettivi dati e quindi in qualche modo ci fanno marciare meno velocemente».

In che rapporto stanno le necessità di autosufficienza con il piano provinciale dei rifiuti in vigore e a che punto è la realizzazione delle opere previste dal piano provinciale?
«Il vero nodo è che il nostro cdr andrebbe portato a Livorno dove però oggi non sono in grado di recepirlo. E’ quindi necessario trovare uno sbocco finale per questo prodotto perché noi abbiamo l’impianto pronto, ma deve stare fermo e quindi non c’è chi questo cdr possa accoglierlo».

State pensando alla possibilità di attivare un rapporto stabile con l’Ato 9 di Grosseto?
«I colloqui sono sia con l’Ato livornese che con quello di Grosseto. Incontri al momento con l’Ato 9 non ci sono stati perché da loro la situazione è in rapidissima evoluzione. E’ chiaro che noi ci guardiamo intorno, perché l’estrema vicinanza tra Piombino e i siti della Provincia di Grosseto è sicuramente molto interessante. Tireremo le somme al momento giusto scegliendo per la cosa più produttiva ed economica»

Un anno fa a greenreport l’allora amministratore delegato della Tap Enrico Barbarese dichiarò che la piattaforma sarebbe entrata in funzione entro il 2006. A che punto siamo?
«Non so cosa è stato detto in passato, ma sicuramente qualche intoppo e rallentamento dovuto alle vicende che accennavo prima c’è sicuramente stato. Ora siamo ripartiti e la situazione è che la piattaforma nella sua parte edilizia è completata e siamo all’appalto delle opere elettriche. Abbiamo preferito ricostruire un percorso ex novo, perché è l’unico sistema che ci dà tempi certi. Stando con i piedi per terra possiamo affermare che la piattaforma sarà a regime e perfettamente funzionante entro la fine del 2008».

Che ruolo pensa di far giocare alla Tap, in questa matassa rappresentata dai temi delle bonifiche, dei dragaggi e del trattamento e recupero dei rifiuti industriali?
«La Tap è partita come progetto per recupero rifiuti industriali Lucchini. Stanno nascendo le possibilità per riconfigurarla come entità sovrazonale. Si tratta di capire quali tipi di materiale può assorbire e trasformare in cic (conglomerato idraulico catalizzato, materiale litosintetico ad alta resistenza meccanica che potrà essere utilizzato al pari dei materiali di cava per tutte le opere di ingegneria civile, ndr). Questo consentirebbe di ritagliare per Tap un ruolo diverso e molto più ambizioso».

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