[16/02/2007] Energia

Dubbi atomici. Anche per Finlandia e Australia

LIVORNO. Il primo ministro australiano John Howard ed il presidente della Finlandia Tarja Halonen, durante un summit bilaterale tra i due paesi, a Canberra, che ha discusso anche le misure da prendere per contrastare il riscaldamento globale, hanno dichiarato che il nucleare non è la soluzione miracolosa per il cambiamento climatico.

Affermazioni importanti ed in parte sorprendenti, visto che Howard sta scontrandosi con il partito Laburista di opposizione proprio sulla realizzazione di reattori nucleari in Australia mentre la Finlandia sta costruendo un nuovo reattore che aumenterebbe l´ energia nucleare dal 18 al 27% dell´elettricità prodotta nello stato scandinavo entro il 2010.

Halonen, ha chiesto un equilibrio nel mix internazionale di energia ed ha previsto che le fonti di energia rinnovabile come l´eolico ed il solare diventeranno le più importanti in avvenire ed ha avvertito sui rischi di sicurezza connessi all´energia nucleare.

«Non c´è una chiave miracolosa per l´energia – ha detto la presidente finlandese in una conferenza stampa congiunta con Howard - e le fonti di energia tradizionali hanno effetti secondari negativi»

Anche il "duro" premier australiano si è detto d´accordo: «non c´è una risposta magica, dobbiamo prendere ogni opzione disponibile sul tavolo». Ma ha anche aggiunto che il che il fatto che la Finlandia sia l´unico paese dell´Unione Europea che costruisce un nuovo reattore nucleare è di «di interesse immediato per tutti noi».

L´Australia e gli Stati Uniti sono gli unici paesi industrializzati che hanno rifiutato di firmare il protocollo de Kyoto ed Howard sostiene che Kyoto è dannoso perché non impone gli obiettivi sulle emissioni a nessuno dei più grandi inquinatori del Mondo: Stati Uniti, Cina ed India, quindi non lo firma neanche il suo governo conservatore.

Ma intanto l´Australia ha aderito proprio con gli inquinatori Stati Uniti, Cina, India, Giappone e Corea del sud a un nuovo programma volontario di protezione dell´ambiente per ridurre il riscaldamento globale. Il programma, conosciuto come "Asia Pacific partnership on clean development and climate" ( AP6) è stato fissato nel 2005 per ridurre le emissioni di gas serra promuovendo le fonti di energia rinnovabile e le tecnologie "pulite" del carbone.

Diversamente da Kyoto, AP6 non impone obiettivi obbligatori di riduzione di CO2 agli Stati membri.
Halonen ha detto che vorrebbe vedere «accordi globali reali» per la riduzione delle emissioni di gas serra e di non essere «troppo ottimista circa Kyoto per realizzare questo obiettivo», ma ha anche chiesto che l´Australia consigliasse agli Stati Uniti, alla Cina ed all´India di associarsi alla cooperazione globale sull´ambiente.

«La cosa migliore che sta accadendo – ha detto la presidente finlandese – è quella che ora i popoli delle differenti parti del Mondo capiscono che il cambiamento climatico è un fatto e che dobbiamo lavorare insieme».

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