[20/02/2007] Parchi

L’overfishing mette in pericolo i pesci che vivono più a lungo

LIVORNO. Il pesce è in declino in tutti i mari e la pesca professionale si sta rivolgendo verso le acque più profonde, minacciando le specie che vivono nel freddo e nell’oscurità degli oceani profondi. L’allarme è stato ripetutamente lanciato da Greenpeace ma ora lo riprendono anche i ricercatori dell’American Association for the Advancement of Science che confermano come l’overfishing (sovrapesca) in acque profonde stia mettendo a rischio tutti gli stock di pesci.

«In realtà non stiamo pescando, stiamo estraendo – ha spiegato in un recente convegno a San Francisco Elliott Norse del Marine Conservation Biology Institute di Bellevue - Stiamo prendendo qualcosa che sembra essere una risorsa rinnovabile e la trasformiamo in non rinnovabile. La richiesta di pesce da parte della popolazione non cala, ma il numero di pesci si».

Lo spostamento della pesca a profondità di oltre 200 metri é abbastanza recente, si tratta in gran parte di zone marine che si sono cominciate a sfruttare dopo che l’overfishing ha causato il declino delle popolazioni ittiche nelle acque costiere mano profonde. Gran parte della pesca di acqua profonda si svolge intorno a montagne sottomarine, secche di profondità e vulcani estinti a centinaia di metri dalla superficie e dove si concentrano molte specie che trovano lì cibo e siti riproduttivi, ma la concentrazione in alcuni luoghi, la riproduzione e lo sviluppo lenti di molti pesci della alte profondità li rendono particolarmente vulnerabili ed incapaci di reintegrare i loro stock.

Secondo Norse alcune specie di profondità non sono sessualmente mature fino ai 40 anni di età e che possano vivere fino a 240 anni, norvegesi detti. Questi pesci si riproducono lentamente. Per esempio: mentre il tonnetto striato (Katsuwonus pelamis), o bonito, durante l’estate può deporre le uova giornalmente, il roughy arancione (Atlanticus di Hoplostethus) che vive in acque profonde tra i 180 ed i 1.800 metri ed a 3/9 gradi depone le uova soltanto ogni due anni.

Bisognerebbe «non mangiare mai qualche cosa che potrebbe essere più vecchio della vostra nonna» è stato detto nel convegno di San Francisco. Ma l’aumento dei prezzi di mercato aumentare dei pesci porta invece a campagne di marketing per aumentare le vendite, ma così già oggi in Canada circa il 40% delle specie di alto mare è in significativo declino. Secondo gli scienziati, a causa della riproduzione lenta occorrerebbero tra i 12 e i 90 anni per ricostituire gli stock di pesci come il roughead grenadier (Macrourus berglax) e 13 - 130 anni per i roundhead grenadiers, pesci che hanno una durata di vita di circa 60 anni.

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