[21/02/2007] Urbanistica

La Calabria ha deciso: Europaradiso non si farà

CROTONE. Non si farà Europaradiso, la città dei divertimenti e del relax che avrebbe dovuto nascere sulla costa ionica calabrese, a fianco di Crotone nell’area della foce del Neto. Dove avrebbe stravolto
gli equilibri oltrechè ambientali anche sociali della cittadina
che ha visto tra i suoi concittadini anche Pitagora. La giunta regionale della Calabria infatti, nella seduta del 5 marzo prossimo esprimerà parere negativo sulla realizzazione del mostro.

«E’ da mesi - spiega Nicola Adamo assessore al Turismo della Regione Calabria - che abbiamo compiuto un’attività istruttoria al fine di accertare le caratteristiche del progetto e di esaminare i procedimenti con cui è stato inoltrato. Oggi siamo in grado di decidere con fondatezza e motivate ragioni il no ad “Europaradiso”».

Il progetto prevedeva di realizzare una città per 60mila persone (quanto gli attuali abitanti di Crotone) tutta sul mare, in una zona a protezione speciale (zps), vincolo imposto dall´Unione europea lungo la costa dove il Neto si butta nello Jonio. Palazzoni luccicanti, campi da golf, alberghi a cinque stelle, parchi, cinema, Disney village e piscine che si sarebbero estese per sei chilometri sino alla foce del fiume. Per un totale di 1.397.550 metri quadrati di edifici su 1200 ettari di macchia mediterranea.

Un progetto di dimensioni tali, sia per l’estensione degli interventi previsti sia per l’entità dell’investimento (10 miliardi di euro), che in Italia non si era è mai visto prima. A portarlo avanti un gruppo di imprenditori israeliani con a capo David Appel, che già aveva provato a fare un altro Europadiso in Grecia dove voleva trasformare in una città delle vacanze l´isola di Patroklos. Episodio che è stato al centro di uno scandalo di tangenti che aveva coinvolto anche il governo di Tel Aviv.

Un progetto però su cui si sono immediatamente divise le opinioni: denunciato come uno spaventoso mostro da Legambiente, difeso come una straordinaria opportunità per la Calabria, da gran parte dei partiti politici calabresi, da destra a sinistra compresi i Verdi.
Ma su cui si sta per mettere la parola fine.

«A parte l’attendibilità del soggetto proponente - spiega Adamo - il progetto in esame è nettamente contrastante, assolutamente incoerente con le linee delle politiche di sviluppo del sistema turistico alberghiero calabrese».
La delibera che la prossima giunta adotterà, illustrerà le ragioni di un diniego che non si oppone alla necessità dello sviluppo economico, della creazione di nuovi posti di lavoro e della crescita turistica dell’area di Crotone. Anzi. Rappresenta la tutela di un territorio e delle sue potenzialità come area di pregio e di eccellenza per la promozione di investimenti pubblici e privati alternativi ad “Europaradiso”.

Per David Appeal inizierà quindi la ricerca di un altro sito dove creare il suo sogno di un paradiso per le vacanze, e per i suoi affari.

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