[22/02/2007] Parchi

La Lav chiede alla Rai di cancellare il palio di Siena

SIENA. Il palio di Siena è sicuramente uno degli eventi estivi più seguiti in televisione ma nel corso della presentazione delle «linee guida per la tutela degli animali in tv», proposte dalla Lega antivivisezione (Lav) e approvate dal segretariato sociale Rai, la consigliera delegata ai diritti degli animali del comune di Roma, Monica Cirinnà, ha rivolto la Rai la richiesta perentoria: «cancelli la diretta di una manifestazione violenta come il Palio di Siena».

Una “ingerenza” di una collega romana che rischia di non essere molto gradita agli amministratori comunali senesi che rintuzzano da anni duramente ogni richiesta delle associazioni animaliste di proibizione del Palio ed ogni accusa di maltrattamento dei cavalli.

«Le “linee guida per la tutela degli animali in tv” – spiega la Lav - rappresentano le prime raccomandazioni al fine di favorire la promozione del rispetto degli animali nella comunicazione».

Quattro i punti chiave: diffusione di trasmissioni per promuovere il rispetto degli animali come esseri senzienti, e per un corretto sviluppo educativo nel rapporto bambino-animale, la promozione del volontariato a tutela degli animali e le professioni legate agli animali come quelle dei medici-veterinari, dei biologi e dei naturalisti; esclusione di ogni utilizzo di animali a rischio di violenze o irrispettoso della loro dignità; costituzione di una commissione per la tutela degli animali presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che possa valutare i progetti di presenza degli animali in trasmissioni e proporre accorgimenti per la diminuzione del rischio nell’utilizzo e alternative al loro utilizzo; progressiva riduzione delle rappresentazioni circensi che fanno uso di animali e loro esclusione dai programmi per i i minori.

«Le linee guida - ha detto Carlo Romeo, responsabile del segretariato sociale Rai - si inseriscono a pieno titolo fra quei documenti realizzati dal Segretariato Rai, in collaborazione con partner ed istituzioni competenti, come strumento di conoscenza e di approfondimento su argomenti di carattere sociale e legati al ruolo del servizio pubblico, a disposizione di tutti gli operatori della comunicazione sociale (giornalisti, autori, registi, sceneggiatori, etc.)».

Intanto il ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha firmato il decreto ministeriale che riconosce la Lav come associazione di protezione ambientale.

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