[27/02/2007] Parchi

Il castoro del Bronx

LIVORNO. I biologi della Wildlife Conservation Society nei giorni scorsi hanno fotografato un castoro nordamericano in un fiume di New York, in un canale navigabile che era stato trasformato in una fetida fogna a cielo aperto che attraversava lo zoo del Bronx e che è stato disinquinato e ripulito. Era da oltre 200 anni che non si aveva notizia di un castoro in libertà a New York City. «Suona fantastico – ha detto alle Reuters John Calvelli, un portavoce della Wildlife Conservation Society - ma uno dei messaggi che viene fori da questo è che se si dà alla fauna selvatica una probabilità, ritornerà».

Il Bronx ha smesso da tempo di essere sinonimo di quel disastro urbano e sociale che negli anni 70 aveva soffocato i suoi corsi d’acqua di reflui fognari e spazzatura, i residenti ed il governo cittadino, hanno proceduto ad una radicale pulizia aiutati anche dai 14.6 milioni di dollari messi a disposizione nel costituire un fondo per federale per il Bronx assicurato dal 2000 dal rappresentante del governo Federale Jose Serrano e il castoro é stato battezzato Jose in suo onore.

Le pelli di castoro sono state alla base dell’economia di quella che si chiamava New Amsterdam precedente, quando New York era un piccolo avamposto commerciale olandese, tanto che l’animale appare sullo stemma cittadino e sulla sua bandiera. Nel 1626 a New Amsterdam si compravano 7.246 pelli di castoro e nel 1671 New York, cambiato nome e diventato colonia britannica, commerciava più di 80 mila pelli all’anno. Entro il 1800, i castori non erano più stati avvistati ad est del fiume Mississippi e negli anni ’30 nel ‘900 era quasi estinti negli Usa. Oggi la specie sta recuperando rapidamente e ripopolando gli habitat originari, ma nessuno si aspettava un castoro a New York.

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