[28/02/2007] Comunicati

Conoscere il clima per migliorare la vita in Africa

LIVORNO. In Africa milioni di persone contano direttamente sull’agricoltura per sopravvivere e le malattie legate al clima sono un problema importante per la sanità pubblica, mentre i disastri “naturali” minacciano regolarmente i progressi nello sviluppo economico e sociale. Nonostante questo, proprio le informazioni sul clima ed i fenomeni meteorologici non riescono a raggiungere le popolazioni rurali. I partner di “Publication Climate”, vogliono estendere all’Africa le pratiche di risk management. La pubblicazione è stata lanciata al summit dei capi di stato dell’Unione Africana e mette a fuoco su due temi centrali: scienza; tecnologia e ricerca scientifica per sviluppo; cambiamento climatico in Africa, evidenzia gli sforzi già in corso per aiutare le popolazioni ad adattarsi meglio ai cambiamenti climatici e fa rilevare che quando le informazioni sul clima raggiungono con successo le popolazioni vulnerabili, possono essere usate per migliorare la qualità della vita, l’economia e perfino evitare vittime.

Il progetto è curato International Research Institute for Climate and Society (Iri) che fa parte dell’Earth Institute della Columbia University ed inaugura una nuova serie di opuscoli divulgativi su clima e società. I partecipanti sperano che la pubblicazione serva base per la progettazione relative al clima in Africa, specialmente riguardo alla mitigazione delle malattia ed alla gestione dell’acqua e di altre risorse vitali.

“Pubblication Climate” presenta cinque inchieste sugli sforzi per far conoscere i rischi connessi al cambiamento climatico: sicurezza alimentare in Etiopia; gestione del rischio di inondazioni in Mozambico; gestione della in Africa del sud; agricoltura e (meteorologia agraria nel Mali; siccità nel Malawi

Questa prima pubblicazione è realizzata grazie al contributo di Unione Africana, African Development Bank, Commissione economica dell’Onu per l’Africa, Global Climate Observing System che credono che imparare a controllare meglio la variabilità del clima aumenti la capacità di adattarsi ai cambiamenti futuri.
La prima edizione è stata finanziata da Department for International Development ed U.S. National Oceanic and Atmospheric Administration ed è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’Unione Africana: francese, portoghese, arabo ed inglese.

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