[02/03/2007] Rifiuti

Alessi: «Allarmismo ingiustificato sugli impianti per i rifiuti all’Elba»

PORTOFERRAIO (Livorno). L’ex presidente della Comunità montana dell’Arcipelago toscano, Luca Simoni, di An, nei giorni scorsi ha chiesto al nuovo presidente, Danilo Alessi (Ds) chiarimenti sulla situazione della gestione dei rifiuti all’Elba, da sempre fanalino di coda in Toscana e che vede un interesse della pratese Consiag ad entrare nel settore affiancando Esa, l’azienda comprensoriale alla quale aderiscono 6 degli 8 comuni elbani.

Rispondendo a Simoni, Alessi afferma che «la provincia di Livorno e la Comunità montana dell’ Arcipelago toscano sono impegnati a portare a termine quanto deciso e cioè l’ intero progetto integrato che prevede i tre stralci funzionali del ‘Potenziamento del servizio Rsu all’ Elba’ , il 1° relativo all’adeguamento/ristrutturazione dell’ impianto del Buraccio, il 2° riguardante la sistemazione delle strade provinciali che servono di collegamento al sito in oggetto e il 3° inerente la metodologia comune per la pulizia delle spiagge elbane e la conseguente realizzazione di un macchinario idoneo per tutte le spiagge». Per far questo la provincia ha già versato 3.077.000 euro ed il ministero 1.910.000».

I progetti esecutivi del secondo stralcio per la viabilità provinciale elbana di servizio al Buraccio sono stati ultimati e verranno deliberati per completare i lavori entro l’ estate 2007 .
Ma Alessi tranquillizza anche suul timore di perdere 6.195.833 euro previsti per i tre stralci del progetto di ristrutturazione degli impianti elbani: «un allarmismo del tutto ingiustificato, sia alla luce degli atti compiuti per i primi due stralci del progetto che per il banale fatto che si stanno spendendo, attraverso anticipazioni e nell’ ambito dei finanziamenti complessivi previsti, più risorse di quelle fino ad ora erogate dallo stesso ministero».
Provincia di Livorno e Comunità montana stanno anche facendo partire «la progettazione del terzo stralcio funzionale relativo alla “pulizia” degli arenili, un intervento da concordare con i comuni (attualmente attivi nella pulizia delle spiagge di propria competenza con soluzioni in regola con la normativa vigente) che dovrà prevedere l’accurata separazione delle tre componenti ( rifiuti galleggianti, componente organica marina , inerti di spiaggia )».

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