[02/03/2007] Parchi

L’Arci Caccia al governo: «La prossima stagione venatoria non sia inquinata dal fondamentalismo animalista»

FIRENZE. Il presidente nazionale dell’Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, è soddisfatto «per l’esito del voto che conferma la fiducia al governo Prodi» ed ora che l’esecutivo è nuovamente nel pieno esercizio delle sue funzioni si augura « che si possa riprendere un serio confronto sulle politiche venatorie e che venga attuato, in questo senso, quanto scritto nel programma de L’Unione e nei dodici punti programmatici proposti dal presidente del Consiglio. E’ necessario a tal fine, superare con slancio e serietà, le posizioni parziale e faziose che si sono verificate nella prima fase della legislatura».

Veneziano si riferisce nemmeno troppo velatamente alle posizioni del ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio che, dopo la decadenza del decreto sulle Zone di protezione speciale ha, con un emendamento dei Verdi alla finanziaria, ricevuto praticamente una delega sulle Zps e sulle deroghe per la caccia.

«Occorre ora – sottolinea Veneziano – armonia e collegialità di intenti: un presupposto indispensabile che deve inevitabilmente caratterizzare l’operato dei dicasteri coinvolti e delle regioni. Chiediamo quindi che Romano Prodi, come ha recentemente suggerito il ministro De Castro, convochi al più presto un tavolo di lavoro sulle politiche venatorie e sulla gestione della fauna con i ministeri dell’ambiente, dell’agricoltura allargato ai rappresentanti, in materia, della Conferenza Stato Regioni. Anche il Parlamento dovrà fare la sua parte – conclude Il presidente dell’Arci Caccia – integrando la Finanziaria con interventi mirati su Infs (Istituto nazionale fauna selvatica) e Zps (Zone di protezione speciale). Tutto questo è necessario per costruire i presupposti ottimali affinché la prossima stagione venatoria possa svolgersi correttamente senza essere inquinata dalle critiche faziose del fondamentalismo animalista».

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