[02/03/2007] Comunicati

Un protocollo d´intesa per ridurre il digital divide della montagna

LIVORNO. Uncem e Legambiente hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per le montagne e i territori rurali della regione Toscana con lo scopo di ridurre il digital divide e nella convinzione che queste aree si collochino tra il principale capitale ambientale della regione.

È qua infatti che sono preservati molti di quei beni fondamentali per l’intera popolazione regionale, come la disponibilità di risorse naturali e paesaggi intatti, garanti della salute dei cittadini e della loro ricreazione mentale, di buon assetto territoriale e di fruizione turistica. Questi territori custodiscono inoltre un patrimonio di saperi e cultura tradizionali, a cui si lega anche l’offerta di prodotti agroalimentari di qualità sviluppati secondo pratiche agricole e silvopastorali ecologiche, accogliendo la prospettiva di autosufficienza energetica attraverso lo sviluppo di tutte le fonti di energia rinnovabile.

In particolare le due organizzazioni sollecitano le istituzioni a provvedere alla riduzione del digital divide, dato che lo stato della diffusione della rete per la banda larga attualmente vede esclusi gran parte dei Comuni montani e periferici, precludendo ai cittadini di questi territori molte opportunità di sviluppo. Ancora molti infatti i Comuni Montani non ancora raggiunti: solo 86 su 157 (e il dato considera solo il capoluogo dei Comuni e non anche le loro frazioni). Anche il numero di imprese servite dalla connettività a banda larga nei comuni montani ammonta solo a 48 mila su 100 mila, più alta la percentuale relativa al numero di residenti, 540 mila su 730 mila.

«I territori dei Comuni montani costituiscono un grande patrimonio di natura, cultura, prodotti tipici enogastronomici e artigianali, con ampio spazio per tante esperienze di soft economy – commenta a proposito Piero Baronti, Presidente di Legambiente Toscana - La copertura totale della banda larga è indispensabile per permettere a tutti di operare al meglio, siano essi pubbliche amministrazioni, imprese, enti parco, associazioni di volontariato e chiunque voglia vivere e lavorare nelle zone della montagna toscana».

«La banda larga servirà per superare il digital divide permettendo a tutta la montagna di poter essere collegata con il resto del mondo, in modo da aiutare lo sviluppo economico e la possibilità di lavoro anche in queste zone.– continua il Presidente Regionale dell´Uncem, Oreste Giurlani - L´accordo con Legambiente è un ottimo risultato che premia il lavoro in comune che è stato fatto con l´obiettivo di migliorare la qualità della vita degli abitanti dei piccoli comuni, in particolare di quelli dei territori montani».

Il comune impegno delle organizzazioni tenderà a promuovere attività economiche in campo agroambientale, la tutela delle risorse idriche, la difesa del suolo, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la politica energetica, lo sviluppo dei servizi socio-sanitari e dei servizi territoriali in generale, la promozione dell’ecoturismo.

Di sostanziale importanza anche il sostegno alle produzioni biologiche e ai prodotti tipici della montagna, quello allo sviluppo e all’integrazione delle filiere di qualità, alimentari e non, e alla loro certificazione, la promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle fonti rinnovabili di energia, la tutela del suolo e dei piccoli corsi d’acqua, la richiesta di garantire livelli adeguati di servizi alle popolazioni montane per evitare il progressivo abbandono di queste aree da parte della popolazione.

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