[05/03/2007] Acqua

Intesa tra Consorzi di bonifica e Lipu per difendere gli habitat

LIVORNO. Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) e Associazione nazionale bonifiche e Irrigazioni (Anbi) hanno firmato un protocollo di intesa in 8 punti che prevede di migliorare gli interventi nelle aree ad alto valore naturalistico, che rientrano nei territori di competenza Consorzi di bonifica e irrigazione. Si tratta di trenta oasi gestite dalla Lipu, di 172 aree Important bird area (Iba), delle zone umide individuate dalla Convenzione di Ramsar e dei Siti di importanza comunitaria (Sic) e dalle Zone di protezione speciale (Zps) che costituiscono i siti di Rete Natura 2000.

Un accordo importante, dopo le numerose polemiche che, anche in Toscana, hanno visto ambientalisti e Consorzi di bonifica spesso in polemica sugli interventi di pulizia e ripristino di corsi d’acqua ed aree umide.
Sono previsti documenti tecnici condivisi per individuare le «migliori attività gestionali da effettuare negli ambienti naturali e l’istituzione di un tavolo comune annuale, che si terrà entro il mese di dicembre, nel quale Lipu e Anbi analizzeranno e verificheranno le attività svolte durante i 12 mesi precedenti. Per dare attuazione e maggiore efficacia all’intesa, il protocollo verrà inoltre promosso ai diversi livelli istituzionali e operativi di province e regioni». Anbi e Lipu promuoveranno una campagna d’informazione nelle aree gestite dai Consorzi e di interesse per l’avifauna, per aumentare la sensibilità e le conoscenze delle popolazioni nei confronti del territorio e della natura.

«L’accordo rappresenta una svolta culturale – ha detto il presidente Lipu Giuliano Tallone – perché permette di cambiare il modo di vedere le bonifiche: da recupero di aree degradate o non utilizzate da destinare all’agricoltura, a un ruolo più evoluto che contempli la conservazione della natura e della biodiversità. L’accordo avrà inoltre un importante aspetto operativo, perché porterà alla realizzazione di progetti tra le delegazioni e le Oasi Lipu e i Consorzi di bonifica, moltiplicando le numerose iniziative comuni già avviate in passato».

Per Massimo Gargano, Presidente Anbi «il protocollo firmato testimonia la straordinaria modernità dei Consorzi di bonifica che, a partire dai compiti originari di salvaguardia idrogeologica del suolo e di gestione delle acque di superficie, hanno assunto nuove responsabilità di carattere ambientale. Tutelare la natura significa oggi valorizzare un fattore economico inestimabile nel nostro Paese; sviluppare attività ecocompatibili, nel circuito virtuoso fra agricoltura e territorio, contribuisce a creare occupazione e ricchezza nel rispetto di quel protocollo di Kyoto, ancora largamente disatteso».

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