[08/03/2007] Acqua

Menduni: In Toscana dimezzati i flussi dell´Arno rispetto a 30 anni fa

FIRENZE. Il Po come del resto molti altri corsi d’acqua italiani è in sofferenza. Neppure con piogge insistenti primaverili si potrebbe colmare il deficit idrico fin qui accumulato. E adesso di crisi idrica si sta occupando personalmente anche il Presidente del Consiglio Romano Prodi. La situazione Toscana si allinea più o meno a quella del panorama nazionale, ma per saperne di più abbiamo chiesto a Giovanni Menduni, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, di darci il quadro sul più importante corso d’acqua della nostra regione.

«Concordo con le valutazioni espresse in questi giorni, tra gli altri, da Guido Bertolaso e da Ermete Realacci- dice Menduni - Tengo tuttavia a sottolineare che il dato più significativo è quello, per così dire, strutturale e solidamente legato al “global change”. Il bacino dell’Arno, di decennio in decennio, tende a produrre meno acqua. Il trend è chiaro, consistente e consolidato. I deflussi medi dei mesi invernali, relativi al periodo 1981-2007 sono praticamente la metà di quelli del cinquantennio 1930-1980. Il 2006 e 2007 sono ulteriormente e significativamente al disotto della media».

La Regione Toscana ha istituito un tavolo permanente di crisi. Quali sono le indicazioni emerse? Sono già stati presi dei provvedimenti?
«Facciamo riferimento alla Commissione Tutela delle acque che da dieci anni funge ormai stabilmente da specifica “cabina di regia” per il bacino dell’Arno. Per quanto riguarda l’anno in corso, ricordo che per il nostro “torrente” , ogni anno è un anno critico e sempre che il lago di Bilancino torni a raggiungere il massimo invaso. Questo è fortemente probabile anche se, ad oggi, non ci siamo. Vediamo come si sviluppano gli scenari nei prossimi giorni. Intanto la situazione è attentamente monitorata».

Al di la della crisi e considerata la situazione in atto (cambiamenti climatici) non crede che andrebbe istituito un osservatorio permanente sulla risorsa idrica aperto anche ad altri portatori d´interesse non solo gli istituzionali?
«È una proposta interessante. Teniamo conto, tra l’altro, che l’Autorità di bacino è in procinto di varare il Piano sul bilancio idrico. Le fasi di consultazione e, successivamente, di pubblicazione, costituiranno un ottimo banco di prova per il confronto».

Torna all'archivio