[09/03/2007] Parchi

Soru vuole autorizzare le spadare

CAGLIARI. «Bandite da tutta Europa, le “spadare” tornano in Sardegna» è il grido d’allarme lanciato dalla Sinistra ecologista sarda sulla norma contenuta nell´articolo 14, comma 19, della legge finanziaria regionale che a pagina 55 specifica: «Nelle acque nel mare territoriale della Sardegna è consentito l’uso dell’attrezzo da pesca denominato “ferrettara” definita quale rete da posta derivante, ai sensi dell’articolo 11 del Reg. CEE n.1239 del 1998. Le specifiche dimensionali e le modalità di utilizzo di tale attrezzo sono stabilite annualmente con decreto dell’Assessore competente in materia di pesca, sulla base degli indirizzi contenuti nel Piano di tutela delle risorse idriche».

Una cosa che ha già fatto sollevare gli ambientalisti, a partire da Greenpeace, quando a prospettarla razionalmente fu il ministro delle politiche agricole De Castro e che ora indigna Cristiano Montis, coordinatore del circolo Laura Conti della Sinistra scologista di Cagliari: «anche se vengono chiamate “ferrettare”, si parla sempre e solo di “spadare” e si tratta di un gravissimo arretramento in materia di pesca che la giunta regionale della Sardegna intenderebbe introdurre nella sua legislazione».

Gli ambientalisti dei Ds, partito che partecipa alla giunta Soru, sottolineano che da decenni una legge regionale vieta l´utilizzo di “attrezzi derivanti” come le “ferrettare-spadare” nei mari territoriali della Sardegna. «Questo divieto verrebbe abrogato se il Consiglio Regionale approvasse la norma contenuta nel citato articolo – dice Montis - Nel maggio del 2005 un decreto dell’allora assessore regionale all’Ambiente bloccò l´efficacia di un provvedimento autorizzatorio delle ferrettare, emanato dall´allora Sottosegretario del ministero italiano dell´agricoltura e della pesca, Scarpa Bonazza Buora. Tale provvedimento venne poi impugnato con successo da molte associazioni di fronte al Tar Lazio e successivamente ritirato dall’ex ministro all’ambiente»

Torna all'archivio