[13/03/2007] Parchi

Tollini: «I parchi alla conferenza sulla montagna toscana c’erano»

LIVORNO. Ieri Renzo Moschini nel suo intervento ospitato da greenreport, si chiedeva che ruolo avevano avuto i parchi e le aree protette nella conferenza dell’8 marzo sulla montagna toscana che si è tenuta a Vallombrosa. Matteo Tollini, responsabile delle aree protette di Legambiente Toscana gli risponde oggi spiegando che «alla conferenza i parchi c´erano e pure Legambiente che parlava di parchi. Abbiamo organizzato un evento collaterale sulla presentazione della guida “Una Città di Villaggi tra Padana e Tirreno: viaggio tra connessioni e diversità dei Parchi delle montagne tosco-liguri-emiliane” e un dibattito sui Appennino parco d’Europa (Ape) e parchi al quale hanno partecipato tra gli altri l’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa, Fausto Giovannelli, presidente del parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e Giuseppe Nardini, presidente del parco regionale delle Alpi Apuane che ha fatto anche un intervento ufficiale in plenaria».

La tavola rotonda con regione, Uncem, Legambiente, parchi, enti locali ed associazioni della Toscana – spiega Tollini - è stata l’occasione per discutere del lancio di Ape-Appennino parco d’Europa come progetto permanente e di sistema per la valorizzazione sostenibile dell’Appennino.

«Ape-Appennino Parco d’Europa – dice il responsabile aree protette di Legambiente Toscana - deve diventare la politica di sistema per rilanciare l’Appennino come laboratorio di pratiche sostenibili incentrate sulla conservazione della natura, e modello ispiratore per la costruzione di una rete dei parchi e delle montagne a scala interregionale ma anche nazionale ed inserita nell’area euro-mediterranea»

Nel suo intervento alla tavola rotonda Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e territorio di Legambiente, aveva sottolineato come «grazie al protagonismo dei parchi regionali delle montagne Tosco-Liguri-Emiliane, si conclude oggi un’esperienza pilota positiva che costituisce un valido modello per rilanciare Ape-Appennino Parco d’Europa come una politica innovativa del sistema nazionale delle aree protette e capace di suscitare interesse anche nel contesto internazionale come dimostra l’esperienza delle Montagne del Mediterraneo, la risoluzione approvata dalla Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura, che fa di Ape il modello da replicare in altri contesti montani come le Alpi Dinariche o i Pirenei. In questa prospettiva - continua Nicoletti - oggi per rafforzare il progetto APE, chiamiamo i partner istituzionali e le realtà associate a discutere in termini concreti la possibilità di cantierare progetti integrati d’area, eleggendo comunque Ape e “Città di Villaggi” come marchio e politica di sistema permanente per la valorizzazione dell’Appennino».

Ringrazio Tollini per l’esauriente e interessante risposta al mio intervento sulla conferenza della montagna. Sono davvero contento che i miei timori risultino infondati e che alla conferenza vi sia stata una presenza così significativa e autorevole dei parchi e delle associazioni ambientaliste. Il che rende però più sconcertante e inspiegabile che di tutto questo non si trovi traccia nei non pochi comunicati e resoconti della conferenza leggibili sul sito della regione.
Tanto più strano perché stando proprio alle cose che ricorda Tollini a cominciare dal progetto APE a cui Toscanaparchi non a caso dedicò l’anno scorso un Quaderno il ruolo dei parchi e delle aree protette si è rivelato tutt’altro che occasionale o marginale.
Ma qui si aprirebbe un altro discorso sui troppi silenzi anche recenti sul ruolo delle aree protette nella nostra regione a fronte delle tante situazioni scabrose talvolta vere ma non di rado solo presunte.
Renzo Moschini


Torna all'archivio